PROFUMODIMARE: TERRA, MARE, NATURA, CAMBIAMENTO CLIMATICO, BIODIVERSITÀ, TRANSIZIONE ECOLOGICA

Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica


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DISCUSSIONI RECENTI

 




  1. Festeggia un mese una tartaruga thailandese delle Isole Similan, nata con due teste

    By Filippo Foti il 1 Sep. 2010
    +1   -1    1 Comments   101 Views
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    Festeggia un mese una tartaruga nata con due teste in una zona protetta thailandese delle Isole Similan





    Nonostante una buona dose di manipolazione da parte di visitatori curiosi, la tartaruga con due teste continua a mettere su peso.


    Una tartaruga, nata con due teste alla fine di luglio ed in piena salute, festeggia il suo primo mese di vita, sotto la cura del personale presso la base della "Royal Thai Navy a Phang Nga" .

    Il biologo marino Kongkiat Kittiwattnawong della Marina Phuket Biological Center (PMBC) ha osservato, subito dopo la sua nascita, che la tartaruga era molto debole e ha detto che le sue possibilità di sopravvivenza a lungo termine sarebbero state scarse ed ha continuato dicendo che sono molto rari e questi singolari eventi che si verificano mediamente una volta su di un milione di nate vive".

    Il 27 agosto, invece, la tartaruga non solo si è trovata in ottima salute ma è diventata una "star" ovvero l'attrazione al Royal Thai Navy Sea Turtle Conservation Center


    presso la base navale a Son Ngam Beach a Tai Muang District.




    Chaloemsak Chaijit, responsabile dell'informazione con la "Terza Area Navale Comando in Capo Panwa", ha riferito all'organo d'informazione americano Phuket Gazette: "La piccola tartaruga è perfettamente sana. Dopo circa un mese, il suo guscio è sempre più forte di giorno in giorno.Si nutre abbastanza con circa 50 grammi di cibo al giorno fino e ci vorranno circa due mesi per essere in grado di determinare il suo sesso. Dopo, daremo anche un nome, che annunceremo nella seconda settimana di settembre".

    Circa 30-50 persone visitano il centro di conservazione ogni giorno per vedere la tartaruga, ha aggiunto.

    Noi da "questa sponda " ci chiediamo : ma questo "errore genetico" dev'essere necessariamente un evento da "circo"? :o: :woot: ...

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    Last Post by pasquino il 1 Nov. 2010
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  2. Il pesce "Semicossyphus reticulatus" soprannominato "Shrek" in Giappone

    By Filippo Foti il 1 Sep. 2010
    +1   -1    0 Comments   915 Views
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    Il pesce "Semicossyphus reticulatus" soprannominato "Shrek" in Giappone




    Semicossyphus reticulatus



    E' stato avvistato nelle acque dell'isola Sado, in Giappone, un esemplare di circa 30 anni di Semicossyphus reticulatus, un pesce dal curioso aspetto molto comune nelle coste giapponesi. L'esemplare in questione ha però catturato l'attenzione dei sub per la sua particolare somiglianza con l'orco verde protagonista della saga di Shrek tanto da essere subito soprannominato "pesce Shrek"


    Semicossyphus reticulatus



    Non è certamente molto bello a vedersi, però non si può fare a meno di affermare che è molto buffo e simpatico.In effetti alcuni sub che si sono imbattuti in questo pesce dall'aspetto insolito al largo delle coste giapponesi, lo hanno ormai soprannominato lo 'Shrek' a causa delle sue caratteristiche bizzarre.


    Semicossyphus reticulatus



    'Shrek' è un tipo di pesce asiatico, che è ben noto per le sporgenze strane sulla testa ed è relativamente comune nelle acque attorno al Giappone.Dovrebbe avere circa 30 anni e si nutre di molluschi e crostacei sul fondo dell'oceano.
    Last Post by Filippo Foti il 1 Sep. 2010
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  3. Alessio Congiu, con la tecnica del surfcasting, pesca un grosso "pesce serra"

    By Filippo Foti il 1 Sep. 2010
    +1   -1    0 Comments   485 Views
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    Un pescatore dilettante siliquese Alessio Congiu, con la tecnica del surfcasting, pesca un grosso "pesce serra"




    ALESSIO CONGIU



    FORTUNATO un pescatore dilettante siliquese Alessio Congiu (nella foto), 25enne, operaio edile, con l’hobby del calcio e della pesca che, la notte del 12 agosto scorso, con la tecnica del surfcasting (un tipo di pesca a canna, da riva) ha pescato una grande preda di “pesce-serra”, che ha pesato tre chili e mezzo: una specie non particolarmente rara ma molto pericolosa per la sua dentatura.
    Pare sia capace di spezzare un cavetto d’acciaio con un solo morso. E’ una sorta di piranha di casa nostra. Il “pesce-serra” è stato catturato nella spiaggia di Piscinnì, che si trova tra Portu Tramatzu e Tuerredda, nella costa di Teulada. Alessio Congiu (forte difensore del Siliqua calcio,
    ndr) si trovava in compagnia dell’amico Marco Diana, anche lui siliquese, e ci racconta. «Avevamo piazzato nove canne, di cui tre con l’esca adatta per il “pesce-serra” e le altre per orate e mormore.
    Era da poco passata la mezzanotte, il mare era piatto, a un certo punto mi sono accorto che la frizione di una delle canne si muoveva in modo energico, ho capito subito che aveva abboccato una preda di grandi dimensioni.
    E così è stato. Ci ho messo circa 15 minuti – spiega Alessio – a toglierla fuori, grazie anche a Marco che mi ha aiutato a spiaggiarla. Nel vedere la preda mi sono anche emozionato, perché un pesce di quelle dimensioni non mi era mai capitato di pescarlo. Poi, dalla contentezza, ho inviato un sms a tutti i miei amici, per avvisarli dell’ eclatante avvenimento».
    Che tipo di esca hai utilizzato? «Ho messo nell’amo un trancio di muggine e, a quanto pare, ha funzionato alla grande». Come lo cucinerai? «L’ho taglio a pezzi, lo metto in una teglia, lo condisco con pomodoro secco, aglio, prezzemolo e patate tagliate a fette, poi lo metto nel forno».
    ROBERTO COLLU

    Last Post by Filippo Foti il 1 Sep. 2010
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  4. Il linguaggio perduto dei pescatori delle popolazioni nord-peruviane.

    By Filippo Foti il 1 Sep. 2010
    +1   -1    1 Comments   128 Views
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    Il linguaggio perduto dei pescatori delle popolazioni nord-peruviane



    Secondo gli archeologi, appunti provenienti da una lettera datata 400 anni fa, rivelerebbero la presenza di un linguaggio sconosciuto, parlato dalle popolazioni nord-peruviane.
    Composto da uno sconosciuto autore spagnolo e perso ormai da secoli, il malconcio frammento di una lettera era stato estratto nel 2008 dalle rovine di un'antica chiesa coloniale spagnola.



    frammento della lettera



    Il team di scienziati e linguisti ha solo recentemente rivelato l'importanza delle parole scritte nel retro. La lettera risale ai primi del Seicento e l'autore ha tradotto numeri spagnoli - uno, dos, tres - e numeri arabi, in un linguaggio misterioso, mai esaminato prima d'ora dagli studiosi.
    “Anche se non riusciamo a coglierne completamente il significato, il frammento indica la presenza di linguaggio molto differente da quelli esaminati e studiati precedentemente - e suggerisce che ce ne potrebbero essere altri”, afferma Jeffrey Quilter, responsabile del progetto di ricerca e archeologo presso l'Harvard’s Peabody Museum of Archaeology and Ethnology.

    Il linguaggio perduto è una parte di due linguaggi già conosciuti?

    “Il neo-idioma potrebbe derivare dal Quechua, una lingua ancora parlata dalle popolazioni indigene del Perù. Ma è stato subito chiaro che si trattava di una lingua a parte, probabilmente una delle due conosciute solo per la citazione che se ne fa nei testi contemporanei: Quingnam and Pescadora, ovvero lingua dei pescatori”, afferma Quinter.







    Alcuni pescatori suggeriscono che le due lingue siano in realtà una, che i primi scrivani spagnoli hanno erronaemente identificato in due idiomi differenti.
    Il manoscritto include numeri tradotti, una testimonianza di come il sistema numerico fosse in base 10, utilizzasse cioè un sistema decimale, come avviene in quasi tutte le lingue occidentali.
    “Se gli Inca utilizzavano un sistema decimale, altre culture non facevano altrettanto, i Maya per esempio utilizzavano un sistema num...

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    Last Post by Iogiunco il 8 Sep. 2010
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  5. Al comando di tre Capitanerie di Porto in Campania, tre donne.

    By Filippo Foti il 2 Sep. 2010
    +1   -1    1 Comments   390 Views
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    GIOVEDI' 02 SETTEMBRE 2010 - Al comando di tre Capitanerie di Porto in Campania, tre donne.




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    Ammiraglio Domenico Picone



    L'ammiraglio Domenico Picone responsabile della capitaneria di porto di Napoli ha espresso parole di apprezzamento per le tre donne che hanno dimostrato in questi anni tenacia, voglia di arrivare in alto ma anche grande fermezza e capacità di gestione del lavoro in mare.



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    Tre donne prenderanno il timone di capitanerie della Campania: Flavia La Spada, nella sede di Procida, Claudia Di Lucca in quella di Torre Annunziata e la Signora Caterina Piccirilli ad assumere il comando dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Pozzuoli.E' la prima volta che tre grandi porti della regione vengono affidati a delle donne.


    E se c'è la voglia di arrivare in alto sarà solo questione di tempo, pertanto potrebbe essere verosimile che, fra qualche anno, le capitanerie diporto potrebbero accogliere il primo ammiraglio donna.

    Per ora per le tre comandanti c'è d'affrontare la sfida di porti difficili, come quello di Torre Annunziata, il terzo scalo della Campania dopo Napoli e Salerno: ''Una realtà di grande impegno'', conferma la neo comandante Claudia Di Lucca, napoletana, laureata in giurisprudenza alla Federico II, cresciuta professionalmente nei porti di Salerno e Livorno.

    ''Prima di tutto, dichiara, conoscerò a fondo la realtà della capitaneria che è legata, a doppio, filo ad una realtà spesso difficile come quella di Torre Annunziata'', sara' necessario intensificare ancora di piu' la sinergia della capitaneria con le forze dell'ordine, la crescita di uno scalo portuale passa per la sensibilizzazione dei diportisti ma anche per la legalita'''.

    Altrettanto impegnativa la realtà procidana, fatta di turismo d'estate e di pesca d'inverno: ''So già...

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    Last Post by Iogiunco il 4 Sep. 2010
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  6. Esplode un'altra piattaforma petrolifera in Louisiana.

    By Filippo Foti il 2 Sep. 2010
    +1   -1    1 Comments   35 Views
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    una piattaforma della Mariner Energy

    Esplode un'altra piattaforma petrolifera in Louisiana, la locale Guardia costiera informa: «Fuoriesce petrolio»


    L'incidente nel Golfo del Messico, 80 miglia a sud di Grand Isle. La compagnia in un primo momento aveva escluso uscite di greggio
    Un nuovo allarme nel Golfo del Messico dove, a circa 80 miglia sud di Grand Isle, in Louisiana, è esplosa un'altra piattaforma petrolifera dalla quale si è propagata una scia di greggio di quasi due chilometri. Sono intervenuti sul posto tutti i mezzi disponibili della guardia costiera.
    Il risultato, al momento, di questa ennesimo incidente che rischia di non fare più cronaca, è di tredici lavoratori coinvolti nell'incidente.I tecnici, dopo lo scoppio, si erano buttati in acqua con i giubbotti salvagente in attesa di aiuto. La Guardia costiera statunitense ha reso noto che sono stati tratti in salvo tutti, senza precisare le condizioni di un uomo che secondo le prime notizie sarebbe rimasto ferito dalle fiamme.



    il teatro dei disastri



    La Mariner Energy, proprietaria della Vermilion Bay, ha sostenuto attorno alle ore 20,00 che non c'è stata «alcuna fuga di greggio dall’impianto»
    La struttura, inoltre, era in manutenzione e non risultava operativa.La deflagrazione è avvenuta alle 9,00 locali (le 16 in Italia). Il portavoce della Guardia costiera, Bill Colclough, ai media ha riferito le prime notizie dichiarando che, otto elicotteri della Guardia costiera, quattro da New Orleans e quattro da Houston, si sono diretti sul luogo dell'esplosione.
    La piattaforma si trova a oltre 300 chilometri da quella della Bp esplosa cinque mesi fa».Questa, a differenza di quella della Bp, che ha provocato il più grave disastro ambientale statunitense, si trova a minore profondità.
    Un responsabile della Guardia costiera ha dichiarato che stanno raccogliendo tutte le informazioni per quanto attiene un eventuale pericolo per l'ambiente.
    Le prime notizie hanno naturalmente inciso sulla borsa e l'incidente ha fatto salire di 40 centesimi il costo del greggio alla Borsa di New York, raggiungendo i 74,53 dollari al barile, perché all'esplosione si sono aggiunti i problemi che l'uragano Earl ...

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    Last Post by Iogiunco il 2 Sep. 2010
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  7. Nino Fazio stabilisce il nuovo primato assoluto della doppia traversata dello Stretto di Messina.

    By Filippo Foti il 2 Sep. 2010
    +1   -1    0 Comments   199 Views
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    Nino Fazio stabilisce il nuovo primato assoluto della doppia traversata dello Stretto di Messina.




    Il nuovo primato assoluto della doppia traversata dello Stretto di Messina, abbassando il riscontro cronometrico di una donna fino a ieri più brava di tutti gli uomini che l'avevano attraversato all'andata ed al ritorno è ora di Nino Fazio.L'atleta della Nuoto Milazzo ha chiuso la doppia 1h22'23'', facendo dunque meglio di 1'18'' della nuotatrice Elena Lionello che copri' i 7 km di mare in 1h23'41'' il 28 luglio 2009.


    Nino Fazio, al centro dell'immagine ed amici fondisti



    Nino Fazio ha centrato il record assoluto al secondo tentativo. Appassionato come pochi del fondo e dello Stretto in particolare, ci aveva gia' provato lo scorso 20 luglio, quando aveva sforato l'ora e trenta minuti, intuendo pero' che l'impresa si poteva raggiungere.

    Spronato dagli amici a ritentare ha trovato ieri la giornata giusta (le condizioni di marea e correnti perfette si ripetono poche volte in una stagione) ed ha riportato a Messina un altro record della traversata dello Stretto.

    A disturbare la prestazione di Fazio anche le meduse che si sono fatte sentire soprattutto nei pressi della costa siciliana.



    mappa con percorso





    L'atleta messinese della categoria Master ha toccato la sponda calabrese a Cannitello con il tempo di 37'20'' (una delle migliori 10 prestazioni all-time), poi il ritorno in 45'03'', fino a Torre Faro, a sud della chiesa.


    Last Post by Filippo Foti il 2 Sep. 2010
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  8. Le Isole Fortunate (F.Pessoa)

    AvatarBy Iogiunco il 3 Sep. 2010
    +1   -1    2 Comments   557 Views
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    Le isole fortunate

    Quale voce viene sul suono delle onde

    che non è la voce del mare?

    E' la voce di qualcuno che ci parla,

    ma che, se ascoltiamo, tace,

    proprio per esserci messi ad ascoltare.

    E solo se, mezzo addormentati,

    udiamo senza sapere che udiamo,

    essa ci parla della speranza

    verso la quale, come un bambino

    che dorme, dormendo sorridiamo.

    Sono isole fortunate,

    sono terre che non hanno luogo,

    dove il Re vive aspettando.

    Ma, se vi andiamo destando,

    tace la voce, e solo c'è il mare.

    F.Pessoa



    Edited by [Harley] - 3/9/2010, 15:00
    Last Post by Iogiunco il 4 Sep. 2010
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  9. Siliqua:il grande poeta Salvatore Quasimodo ne colse la bellezza , tanto che gli dedicò una lirica.

    By Filippo Foti il 3 Sep. 2010
    +1   -1    0 Comments   779 Views
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    Siliqua:il grande poeta Salvatore Quasimodo ne colse la bellezza, tanto che gli dedicò una lirica (Sardegna). Siliqua e il suo territorio dai Savoia a oggi


    http___media

    Il grande poeta Salvatore Quasimodo (il grande tra i grandi) colse la bellezza del paesaggio di Siliqua, tanto che gli dedicò una lirica dal titolo “Sardegna”.Nella foto riconoscibili i sei premi Nobel della letteratura: Giosuè Carducci, Grazia Deledda, Luigi Pirandello, Salvatore Quasimodo, Eugenio Montale e Dario Fo.



    La lirica dal titolo "Sardegna"



    Nell’ora mattutina a luna accesa,
    appena affiori, geme
    l’acqua celeste.

    Ad altra foce
    più dolente sostanza
    soffiò di vita l’urlo dei gabbiani.

    Mi trovo di stessa nascita;
    e l’isolano antico,
    ecco, ricerca il solo occhio
    sulla sua fronte, infulminato,
    e il braccio prova
    nel lancio delle rupi maestro.

    Graniti sfatti dall’aria,
    acque che il sonno grave
    matura in sale.

    La pietà m’ha perduto;
    e qui ritrovo il segno
    che allo squallido esilio
    s’esprime amoroso;

    nei nomi di memoria: Siliqua
    dai conci di terra cruda,
    negli ossami di pietra
    in coni tronchi.

    Deserto effimero: in cuore gioca
    il volume dei colli d’erba giovane;

    e la fraterna aura conforta amore.




    Questo bel monte si erge, attraverso un bosco di lecci e la macchia alta. L'ascesa non è particolarmente difficile, anche se è richiesta una buona forma fisica. Una volta saliti ai 948 metri della cima, il panorama è unico: a est il Golfo di Cagliari, a nord il Campidano, a nord-est il massiccio dei Settefratelli, a sud i monti del Sulcis, ricoperti dalla foresta di lecci più vasta del Mediterraneo. Seduti all'ombra delle querce, capita spesso che si può osservare il volo di aquile.

    STORIA



    La Sardegna, alla morte del re di Spagna Carlo Il, avvenuta nel 1700 senza lasciare eredi diretti, fu coinvolta nella cosiddetta guerra di successione spagnola (1701-1714). Il sovrano aveva, in punto di morte, designato come suo successore Filippo d'Angiò, nipote di Luigi XIV di Francia. L'unione delle corone di Francia e Spagna costituiva un grande pericolo per l'Europa. Austria, Prussia, Inghilte...

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    Last Post by Filippo Foti il 3 Sep. 2010
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  10. Aggiornamento di :esplode un'altra piattaforma petrolifera in Louisiana.

    By Filippo Foti il 3 Sep. 2010
    +1   -1    0 Comments   25 Views
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    Aggiornamento di :esplode un'altra piattaforma petrolifera in Louisiana. DI VENERDI' 03 SETTEMBRE 2010



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    una piattaforma della Mariner Energy

    Esplode un'altra piattaforma petrolifera in Louisiana, la locale Guardia costiera informa: «Fuoriesce petrolio»


    L'incidente nel Golfo del Messico, 80 miglia a sud di Grand Isle. La compagnia in un primo momento aveva escluso uscite di greggio
    Un nuovo allarme nel Golfo del Messico dove, a circa 80 miglia sud di Grand Isle, in Louisiana, è esplosa un'altra piattaforma petrolifera dalla quale si è propagata una scia di greggio di quasi due chilometri. Sono intervenuti sul posto tutti i mezzi disponibili della guardia costiera.
    Il risultato, al momento, di questa ennesimo incidente che rischia di non fare più cronaca, è di tredici lavoratori coinvolti nell'incidente.I tecnici, dopo lo scoppio, si erano buttati in acqua con i giubbotti salvagente in attesa di aiuto. La Guardia costiera statunitense ha reso noto che sono stati tratti in salvo tutti, senza precisare le condizioni di un uomo che secondo le prime notizie sarebbe rimasto ferito dalle fiamme.


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    il teatro dei disastri



    La Mariner Energy, proprietaria della Vermilion Bay, ha sostenuto attorno alle ore 20,00 che non c'è stata «alcuna fuga di greggio dall’impianto».....OMISSIS .... puoi rileggere tutto cliccando quì
    https://profumodimare.forumfree.it/?t=50479377#lastpost


    E' di nuovo polemica sulla sicurezza delle trivellazioni offshore.Subito dopo l'esplosione, la societa' petrolifera proprietaria dell'impianto, la Mariner Energy, aveva subito escluso ogni perdita di greggio. Qualche ora dopo, però era stata la stessa Guardia Costiera a riferire della presenza di una macchia lunga circa un miglio attorno alla base.

    In serata invece il capitano della Guardia Costiera Peter Troedsson ha ufficialmente reso noto che l'allarme era rientrato: ''L'incendi...

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    Last Post by Filippo Foti il 3 Sep. 2010
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