PROFUMODIMARE: TERRA, MARE, NATURA, CAMBIAMENTO CLIMATICO, BIODIVERSITÀ, TRANSIZIONE ECOLOGICA

Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica


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DISCUSSIONI RECENTI

 




  1. Dissesto doloso, l’inchiesta esclusiva di Sky TG24

    By Filippo Foti il 1 Dec. 2014
    +1   -1    0 Comments   18 Views
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    Un viaggio attraverso i disastri recenti, e non solo, che affondano le loro radici nella burocrazia, nell’illegalità e nella cattiva gestione del territorio.


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    Eventi catastrofici come alluvioni, frane e inondazioni non sono causati solo da condizioni meteorologiche sempre più imprevedibili e variazioni climatiche. In Italia, infatti, la forza della natura colpisce più duramente per colpa di abusivismo, cementificazione selvaggia e mancanza di controlli, causando disastri e vittime innocenti.

    L’inchiesta esclusiva di Sky TG24 HD “Dissesto doloso” affronta il drammatico fenomeno. Uno speciale, condotto dal direttore del canale all news Sarah Varetto, che rappresenta un viaggio attraverso i disastri recenti, e non solo, che affondano le loro radici nella burocrazia, nell’illegalità e nella cattiva gestione del territorio.

    Dalla Calabria alla Sardegna, passando per le Marche, Genova, Milano e Napoli, le telecamere di Sky TG24 mostrano un Paese sempre più vulnerabile.

    Genova, viaggio lungo i fiumi che hanno in ostaggio la città– Il capoluogo ligure è “vittima” di alluvioni da sempre. Nonostante questo i problemi continuano a ripresentarsi e i fondi stanziati per la messa in sicurezza dei fiumi che attraversano la città sembra vengano spesi in tutt’altro.

    Olbia, un anno dopo nessun lavoro strutturale fatto - In dodici mesi dall’alluvione che ha causato 17 vittime, la messa in sicurezza è ancora in ritardo. L’amministrazione lamenta di non poter usare le risorse che ha in cassa. Ma anche i lavori finanziati sono perennemente in ritardo.


    Crolli e burocrazia, due storie dalle Marche -Il caso del Ponte di Corinaldo, in provincia di Ancona, “vittima” del patto di stabilità. E quello di Cartoceto, in provincia di Pesaro Urbino, un Paese che crolla per i tempi della burocrazia.

    Seveso, le responsabilità e il sospetto di contaminazione della falda di Milano –Il fiume, che attraversa il capoluogo lombardo, dall’inizio dell’anno ha esondato 9 volte. Di chi sono le responsabilità? Chi se ne deve occupare? Perché finora le autorità competenti non si sono messe d’accordo?

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    Calabria, un abuso edil...

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    Last Post by Filippo Foti il 1 Dec. 2014
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  2. Antropocene: sempre più l’impronta umana in mare

    By Filippo Foti il 3 Dec. 2014
    +1   -1    0 Comments   145 Views
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    L'innalzamento del livello di nitrati di origine antropica nel Nord Pacifico
    sta rompendo il delicato equilibrio biologico delle acque oceaniche.


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    A mollo nelle alghe


    Qualcuno dei nostri lettori in Italia potrebbe pensare: “ ed a me che me ne frega…”. Nulla di più sbagliato, amici. Tutto ciò può creare problemi di non poco conto alla sopravvivenza degli ecosistemi marini e oceanici di tutto il mondo, tanto che in un prossimo futuro, se ancora la Terra avrà la forza di contrapporsi agli insulti dell’uomo, potremmo assistere ad un cambiamento della flora e fauna marina alle quali finora siamo stati abituati.

    E pensare che questo è uno dei problemi sottovalutati, tra i tanti in materia di inquinamento, che sono oggetto dell’attenzione degli scienziati di tutto il mondo. Finora, c’è da dire, che gli effetti dell'inquinamento da nitrati provenienti da fonti antropiche era stato accertato solo per i fiumi, laghi ed estuari.

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    Kaimikai O Kanaloa nell'Oceano Pacifico settentrionale deposita in mare sommergibile classe Pisces


    Nitrati provenienti da inquinamento antropico, quanto per tornare a “ed a me che me ne frega…” sono stati riscontrati, in quantità sempre più alti, anche, nell'Oceano Atlantico del Nord America, nel Mar Baltico e, “dulcis in fundo” anche nel Mar Mediterraneo

    Scienziati dell’Hawaii Ocean Time-series Program (HOT), a bordo della nave da ricerca oceanografica Kaimikai O Kanaloa nell'Oceano Pacifico settentrionale, eseguono da più anni una serie di ricerche con sommergibili classe Pisces ed altri ROV, che permettono di effettuare in mare una serie di operazioni oceanografiche con un sistema di mappatura batimetrica Seabeam, in grado di tracciare il fondo marino ad una profondità di ben 11 chilometri.

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    Gli scienziati hanno fatto osservazioni ripetute dell’idrografia, chimica e biologia della colonna d'acqua in una stazione a nord di Oahu, l'isola delle Hawaii su cui si trova la capitale, Honolulu. L'obiettivo di questa...

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    Last Post by Filippo Foti il 3 Dec. 2014
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  3. Crollati gli scogli: ora rischia anche il Saxa Beach

    By Filippo Foti il 3 Dec. 2014
    +1   -1    0 Comments   101 Views
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    Concessioni balneari a P.S. Elpidio (Fermo) nelle Marche, in zone di litorale a rischio erosione. Il sindaco si difende: "Noi non abbiamo spinto nessuno ad investire in quell'area abbiamo solo dato una possibilità. Poi ognuno, se vuole, può scegliere di rischiare".

    :woot: :o:


    Porto Sant' Elpidio
    P.S. Elpidio (Fermo)

    Il Resto del Carlino riporta così la notizia: "È stata un’altra giornata di passione quella di ieri per gli stabilimenti balneari del lungomare sud nel tratto immediatamente a nord delle baracche dei pescatori. Mentre la situazione allo chalet-ristorante ‘Sudomagodo’ sembra essersi stabilizzata dopo gli ingenti danni subiti a causa della seppur lieve mareggiata tra domenica e lunedì.

    L’impeto del mare ha creato problemi al vicino ‘Saxa beach’, dove le onde poco dopo mezzogiorno hanno fatto crollare buona parte della barriera protettiva posizionata sul fronte mare dello chalet di Cristiano Recanati, lasciandolo praticamente indifeso. «Non sin tratta neanche di mareggiate – ha commentato il titolare –. Ormai siamo praticamente in mezzo al mare. Sono fiducioso che questa volta il sindaco non ci lascerà soli. Anche perché dopo due stagioni estive negative le risorse per riparare i continui danni non ci sono più».

    Sul posto sono intervenuti poco dopo il crollo il sindaco Nazareno Franchellucci, il geometra Fabio Verdicchio e il responsabile dell’ufficio ambiente Alberto Stefoni.

    Insieme al titolare si è deciso di transennare l’area dello chalet. Nel frattempo l’Amministrazione comunale si è subito messa in moto per fronteggiare questa ennesima emergenza. Dopo l’incontro con l’assessore regionale Paola Giorgi di lunedì pomeriggio, nella mattinata di ieri il sindaco Franchellucci insieme ad una folta delegazione (presenti tra gli altri l’assessore Pasquali, il presidente dei balneari Ciccarelli e l’architetto Giulia Catani), ha incontrato al ‘Sudomagodo’ i referenti della Capitaneria di porto, riuscendo ad ottenere il via libera, assumendosene le responsabilità, per emanare un’ordinanza per la messa in sicurezza urgente del tratto di litorale compreso tra gli chalet ‘Sudomagodo’ e ‘S...

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    Last Post by Filippo Foti il 3 Dec. 2014
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  4. Ti piacerebbe entrare nella Guardia Costiera?

    Tags
    Mare a 360°
    By Filippo Foti il 3 Dec. 2014
    +1   -1    0 Comments   2,834 Views
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    Ecco come fare per entrare nella Guardia Costiera


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    Ti piacerebbe entrare a fare parte della Guardia Costiera, occuparti della ricerca e soccorso in mare, del servizio di assistenza marittima alle navi, della sicurezza della navigazione, della protezione dell’ambiente marino, del controllo sulla pesca marittima, e di tante altre attività legate al rispetto del mare?

    Ecco alcune istruzioni:

    "In alcuni Stati, la Guardia Costiera (GC) è legata alle forze armate, in altri è un'istituzione civile o privata. In Italia è una figura appartenente al Corpo tecnico delle Capitanerie di Porto (CP) della Marina Militare e si occupa del mare nei suoi differenti aspetti, sia tecnici che di genere amministrativo. Per prestare il proprio servizio in tale Corpo, occorre iscriversi ad un apposito concorso, presentandone la domanda presso l'Accademia Navale e nei prossimi passi vi spiegherò come fare per entrare nella guardia costiera.

    Ogni anno viene pubblicato un bando statale (costituito da un unico blocco con 4 distinti incorporamenti) per arruolarsi nel corpo della capitaneria di porto come volontari a ferma breve (VFP1) per poter fare domanda si necessita di determinati pre-requisiti: bisogna avere un diploma di scuola superiore o laurea, bisogna avere un età compresa tra i 18 e 25 anni compiuti, bisogna essere di statura compresa tra 1,65 m. E 1,95 m., bisogna essere idonei sotto il profilo psico-fisico, bisogna avere la fedina penale "pulita" e non si deve prestare servizio per un altro corpo militare. Il reclutamento consiste in varie fasi quali: presentazione della domanda, valutazione delle caratteristiche dei singoli iscritti al concorso da parte di una giuria scelta, accertamento dei requisiti psico-fisici, valutazione dei titoli di merito dichiarati e solo dopo ciò verrà stilata una graduatoria dei candidati.

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    Tuttavia c'è anche la possibilità di accedere alla professione con la qualifica di Maresciallo, iscrivendosi al concorso annuale p...

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    Last Post by Filippo Foti il 3 Dec. 2014
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  5. Super pescherecci killer ed assurdità europea

    By Filippo Foti il 4 Dec. 2014
    +1   -1    0 Comments   146 Views
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    I super pescherecci da traino sono parte di un problema globale che ha portato alla devastazione della pesca nei mari di tutto il mondo, gettando sul lastrico i pescatori locali. L’assurda gestione della pesca in Gran Bretagna.


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    Cornelis Vrolijk



    La pesca che una volta, pur con sacrifici, consentiva ai piccoli pescatori ed alle loro famiglie una sussistenza dignitosa e lasciava il tempo alla fauna marina di potersi riprodurre, ormai la si trova solo sui libri delle storie di mare.

    Un gruppo di esperti recentemente ha confermato che i pescherecci congelatori da traino, oltre a rappresentare una elevata minaccia per le specie protette come delfini e foche, sono in grado di catturare migliaia di tonnellate di pesce al giorno.

    Circa 150 tonnellate di aringhe, sgombri, sugarelli, aringhe e sardine ogni volta che getta le reti giganti in mare rappresenta il bottino del super peschereccio Cornelis Vrolijk.
    Le creature catturate vengono poi risucchiate da tubi, ordinati per dimensioni su nastri trasportatori, e poi congelati con un processo stile industriale nel profondo delle viscere della barca.

    Stop ai super pescherecci di Georgia Sampson su Vimeo.


    Chiaramente questo è un business redditizio, che arricchisce solo poche aziende, tipo quella olandese che possiede appunto il Cornelis Vrolijk un peschereccio lungo 113.97m × 17.25m di larghezza. Eppure questo peschereccio da strascico gigante, simboleggia le assurdità delle politiche dell'Unione europea, detenendo quasi il 23 per cento della intera quota inglese. Naviga sotto bandiera britannica ma la proprietà è olandese.

    Margiris Subsidies hero




    Questi pesci, catturati dal Cornelis Vrolijk in acque costiere inglesi e che fanno parte della quota di pesca della Gran Bretagna assegnata dall'UE, sono poi scaricati nel...

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    Last Post by Filippo Foti il 4 Dec. 2014
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  6. Oleodotto in Israele provoca disastro ambientale

    By Filippo Foti il 4 Dec. 2014
    +1   -1    0 Comments   101 Views
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    Milioni di litri di petrolio greggio, un lunghissimo fiume nero, è fuoriuscito da un oleodotto nel sud di Israele, causando uno dei peggiori incidenti ambientali nella storia del paese.


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    La rottura dell’oleodotto si è verificata nel corso di lavori di manutenzione ed ha raggiunto la riserva naturale di Evrona a nord della città di Eilat.

    Il funzionario del Ministero dell'Ambiente, Guy Samet, ha riferito a Radio Israele che la bonifica potrebbe richiedere molti mesi. Uno dei responsabili della protezione civile ha detto che una scia di sette chilometri di petrolio, alimentato dalla perdita prodotta dal guasto, sta scorrendo in uno dei più luoghi più affascinanti del pianeta.
    Alcune fonti riferiscono che 80 persone vicino a Aqaba sono stati ricoverate presso l'ospedale in quanto hanno accusato difficoltà respiratorie.


    Polizia, vigili del fuoco, ingegneri della società dell’oleodotto, squadre di manutenzione e funzionari del Ministero dell'ambiente sono state spedite ieri mercoledì 3 dicembre per cercare di arginare la perdita che Ronen Moshe, portavoce per Eilat Ashkelon Pipeline Company (EAPC), ha dichiarato al quotidiano israeliano Haaretz che la fuga è stata arrestata, aggiungendo che c’è un'indagine in corso per determinare la causa della perdita.

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    L’oleodotto, che si estende tra Eilat sul Mar Rosso ad Ashkelon sul Mediterraneo, fu costruito nel 1960 per portare il petrolio iraniano dal Golfo Persico all'Europa. Tuttavia, dopo la rottura delle relazioni tra Iran e Israele a causa della rivoluzione islamica del 1979, è stato principalmente usato per spostare l'olio all'interno di Israele.

    Nachal Shlomo Eilat
    Nachal Shlomo Eilat


    Si prospettano gravi danni alla flora e alla fauna e diversi tratti della rete stradale sono stati chiusi. Alcune fonti locali hanno segnalato la presenza del gas tossico solfuro di idrogeno (conosciuto anche come idrogeno solforato o acido solfidrico), nocivo e potenzialmente letale...

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    Last Post by Filippo Foti il 4 Dec. 2014
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  7. Ocean Spiral: sotto il mare le città del futuro?

    By Filippo Foti il 5 Dec. 2014
    +1   -1    0 Comments   31 Views
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    L'innalzamento del livello del mare minaccia la sopravvivenza delle comunità insulari? Nessun problema! Una società di costruzioni giapponese ha presentato la sua proposta per accogliere la vita umana.


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    Atlantide del futuro


    La costruzione di città nelle profondità del mare potrebbe non essere più una utopia, a sentire la Shimizu Corporation che si prefigge anche di risolvere il problema dell’aumento smisurato della popolazione sulla Terra dove ancora si possono trovare tante risorse disponibili e sostenibili.

    Shimizu Corporation, che ha la reputazione di sognare progetti grandiosi, dice che la costruzione di “Ocean Spiral”, saprà "sfruttare le infinite possibilità del mare profondo" per accogliere la vita umana e per ovviare all'innalzamento del livello del mare che minaccia la sopravvivenza delle comunità insulari.

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    Christian Dimmer, un professore del reparto studi urbani all'Università di Tokyo, ha detto che le "tecno-utopie", come Ocean Spiral sono una risposta alle potenzialità finora conosciute e sfruttate sul pianeta.
    Shimizu Corporation, una delle società di ingegneria e costruzioni più grandi e antiche del Giappone, ha presentato recentemente il suo modello ambizioso per la costruzione di una moderna Atlantide in cui dovrebbe risiedere una comunità autosufficiente che si trova sopra o appena sotto la superficie del mare.

    Il progetto Ocean Spiral intende utilizzare enormi spirali per collegare ogni sfera residenziale al fondo dell'oceano, dove verrebbe ad essere sfruttata l’energia prodotta dai microrganismi che trasformano l'anidride carbonica in metano.

    Se state pensando che tutto suona un po' inverosimile, Shimizu ha detto che per potere realizzare la prima città occorreranno solo 5 anni e che comunque i primi residenti si trasferiranno entro il 2030.

    Parlando al Guardian, il portavoce della Shimizu Corporation, Hideo Imamura, ha detto: "Questo è un vero obiettivo, non un sogno irrealizzabile. Il personaggio dei cartoni animati Astro Boy aveva un telefono cellulare molto prima che fossero in realtà inventati".

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    Last Post by Filippo Foti il 5 Dec. 2014
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  8. The Jolly Boys: reggae time Giamaica

    By Filippo Foti il 6 Dec. 2014
    +1   -1    0 Comments   44 Views
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    Jolly Boys per musiche colme di suggestive emozioni ed atmosfere delicate di malinconia.


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    I Jolly Boys sono stati parte integrante del patrimonio culturale e musicale di Port Antonio in Giamaica. Maestri di Mento, una delle musiche originali della Giamaica.


    Il Mento utilizza strumenti acustici, come il banjo, le percussioni e la chitarra acustica. La parte del basso è svolta dal kalimba.

    Questa band ha girato il mondo, lasciando un segno indelebile su tutti coloro che li hanno sentiti. La "Rehab" della Winehouse in ritmo vetero-giamaicano non è da ridere, è colma invece di delicata malinconia.

    Le loro interpretazioni sono un piacere e quasi riesce difficile smettere di ascoltarli.
    Last Post by Filippo Foti il 6 Dec. 2014
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  9. Profumo di Mare 8 Dicembre

    AvatarBy Fatina-Gioia il 8 Dec. 2014
    +1   +1   -1    0 Comments   28 Views
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    James Matthew Barrie scriveva nel suo libro
    "Peter Pan e i Giardini di Kensington"
    che tutti i bambini, prima di nascere, erano uccelli.
    Ecco, mettiamo che ciò sia vero, mettiamo che ognuno di noi sia stato un fringuello, o una gazza, un cigno o un corvo...
    Chi sarà stato rondine?
    Oggi c'è una rondine che vola nei cieli azzurri del Mediterraneo.
    È una rondine dal canto armonioso
    usa note che sanno di macchia mediterranea...
    di mare...
    di bianco e di azzurro.
    Addio Mango... grande interprete della musica italiana


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    www.profumodimare.forumfree.it -Policoro Basilicat

    Last Post by Fatina-Gioia il 8 Dec. 2014
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  10. La bioluminescenza del plancton osservata in Svezia.

    Tags
    Mare a 360°
    By Filippo Foti il 8 Dec. 2014
    +1   -1    0 Comments   401 Views
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    In Svezia si ripete lo spettacolo magico della natura del plancton bioluminescente.


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    All'inizio dell'estate ed in tarda primavera non è raro osservare il fenomeno immortalato questa volta da un giovane fotografo, Lukasz Warzecha, che ha fotografato l’evento la scorsa settimana. Un'intera spiaggia sulla piccola isola di Mjörn, che abbiamo stentato a trovare in quanto tutti i media la riportano senza dieresi sulla o, ovvero Mjorn, si è illuminata di luce blu.


    Le foto che vedete sotto, non hanno bisogno di alcun commento tanto sono belle e spettacolari.
    Il fotografo Lukasz Warzecha, per giunta dilettante, si è trovato la scorsa settimana in vacanza nella zona ed ha potuto immortalare l’evento che ha fatto il giro del mondo.

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    Lukasz Warzecha


    L’evento è dovuto ad un processo di difesa del plancton che risponde agli stimoli esterni emettendo una luce di colere blu per via di una complessa reazione chimica che provoca il rilascio di un'enzima chiamato luciferina.
    “Non avevo mai visto prima niente di simile, ha commentato al Daily Mail, Lukasz Warzecha. La mia amica che si trovava con me ha gettato alcune piccole pietre sulla riva del mare e l'oceano ha preso vita. Non potevo credere ai miei occhi, la concentrazione di plancton in quel piccolo tratto di costa era così grande che sembrava come se l'acqua fosse in fiamme”.
    “Siamo andati dietro l'angolo di una baia ancora più piccola e come eravamo a piedi lungo la spiaggia lasciavamo orme lucenti”, ha aggiunto Lukasz.

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    Il dr Andy Davies, un biologo marino presso la “School of Ocean Sciences”, Università di Bangor, contea di Gwynedd nel nord del Galles, ha spiegato: “E' un esempio di come gli organismi si sono evoluti rispondendo a complessi stimoli esterni. La maggior emissione di luce marina nel bagnasciuga è in blu e verde”.

    Il plancton è l’alimento base di molti pesci nel mare. Molto piccolo, questo micro-organismo, è conosciuto sotto il nome scientifico di “Noctiluca scintillans”, (scintillante di notte).

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    Last Post by Filippo Foti il 8 Dec. 2014
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