PROFUMODIMARE: TERRA, MARE, NATURA, CAMBIAMENTO CLIMATICO, BIODIVERSITÀ, TRANSIZIONE ECOLOGICA

Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica


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DISCUSSIONI RECENTI

 




  1. Le donne, soprattutto indigene, sono particolarmente vulnerabili alla violenza legata all'ambiente.

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    Natura
    By Filippo Foti il 2 Jan. 2019
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    in_Europa


    L'attivismo ambientale nel mondo in difesa della natura vede le donne in prima linea e sempre più
    esposte agli interessi organizzati di gruppi (lobbying) che influenzano l’operato dei governanti.

    1_Berta_Caceres

    2_Emilsen_Manyoma

    3_Pesadilla_e_marito

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    5_Patricia_Gualinga_Montalvo

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    Le donne, soprattutto indigene, sono particolarmente vulnerabili alla violenza legata all'ambiente. Nel 2017 sono state uccise il 50% circa delle donne attiviste nel mondo per la difesa della terra e dei diritti ambientali.

    Infatti ammontano a 207 i difensori ambientali che sono stati uccisi per aver difeso la terra o le risorse naturali delle comunità. Più della metà di questi omicidi si sono verificati in soli tre paesi: il Brasile (23%), la Colombia (18%) e le Filippine (14%), e l’agribusiness, l'estrazione mineraria, il disboscamento illegale e organizzazioni criminali del bracconaggio hanno rappresentato il motivo e la maggior parte degli omicidi. Circa il 10% di questi sono stati perpetrati ai danni delle donne, la maggior parte indigene, e questo numero continua a crescere ogni anno.

    Dette donne sono particolarmente vulnerabili alla violenza legata all'ambiente. Nel 2016, il mondo ha ampiamente condannato l'omicidio di Berta Cáceres, 44 anni uccisa a colpi d'arma da fuoco, un'ambientalista e attivista honduregna leader del popolo indigeno Lenca e co-fondatrice del Consiglio delle organizzazioni popolari ed indigene dell'Honduras, per ave...

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    Last Post by Enrico F. Amoroso il 6 Jan. 2019
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  2. Gli umani dovrebbero essere i custodi della Terra, non i suoi macellai!

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    Natura
    By Filippo Foti il 4 Jan. 2019
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    Siamo in troppi? E’ triste già pensarlo più che esternarlo ma probabilmente molti di noi umani dovremmo estinguerci, non sappiamo come, per sperare di concedere un futuro al nostro meraviglioso pianeta? Intanto tanti animali ci stanno precedendo, soprattutto i più intelligenti.


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    Le balene sono tra gli esseri senzienti più intelligenti sulla Terra. Hanno la capacità di apprendere delle conoscenze che poi condividono con gli altri; i capodogli “parlano con i dialetti locali”; le orche, (Orcinus orca) sono una delle 35 specie della famiglia dei delfini oceanici e tra i mammiferi più sociali sulla Terra.

    La ragione per cui le persone si riferiscono alle orche come balene è perché storicamente i marinai le chiamavano "assassini di balene" dopo averle viste predare su balene e altri mammiferi marini. Assassine sono state bollate anche in alcuni film. Nonostante il loro feroce soprannome di "assassina", definite anche "lupi del mare", ma non sono mai state etichettate così per dimostrare in natura aggressività agli umani.

    Dopo i capodogli, le orche hanno il secondo cervello più grande di tutti i mammiferi oceanici. Riconoscibili dalla particolare colorazione bianca e nera dei loro corpi arrotondati, in natura possono vivere da 50 a 90 anni.

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    Con i suoi 10 metri di lunghezza, le orche assassine sono tra i dieci animali più grandi del mondo e, nonostante il brutto appellativo, sono molto simili agli umani nelle cure per la loro prole e sembrano soffrire per la loro progenie morta.

    Il 24 luglio dell’anno scorso, al largo della costa dell'isola di Vancouver, una di queste balene addolorata per la morte di un suo vitello, è stata monitorata e si è scoperto che ha portato per 16 giorni sulla schiena il suo piccolo.

    "Forse questo è solo il suo modo di superare la perdita di un altro vitello, probabilmente ne ha persi degli altri. Per questi animali tali perdite sono tragiche e ciò sta accadendo ad un ritmo da record" ha detto lo scienziato senior Ken Balcomb, che lavora presso il Center for Whale Research (Centro per la ricerca sulle balene), dedicato allo studio e alla conservazione della popolazione delle orche assassine nel Pacifico nord-occidentale.

    Il Centro per la ricerca sulle balene studia la popolazione nel piano di recupero “Southern Resident”, e cioè di questi animali regolarmente presenti, dalla tarda primavera all'autunno, nel mare di Salish e sulla costa occidentale del Canada, e durante il resto dell'anno, lungo la c...

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    Last Post by Filippo Foti il 4 Jan. 2019
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  3. Gli abitanti tedeschi e olandesi delle coste nel mare di Wadden anticipano la befana!

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    Mare a 360°
    By Filippo Foti il 5 Jan. 2019
    +1   -1    0 Comments   92 Views
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    Nel corso di una violenta tempesta nel Mare del Nord, il 2 gennaio scorso, 270 container sono precipitati in mare dalla nave cargo MSC Zoe di proprietà della società MSC (Mediterranean Shipping Company S.A.).


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    In Germania e in Olanda la Befana si festeggia in poche città, ma quest’anno per gli abitanti di città costiere del mare di Wadde è arrivata in anticipo già dal nuovo anno e si prevede che andrà ancora anche dopo il 6 gennaio grazie a: " Il mare che prende ma che anche spesso il mare che dà". Questa frase "Il mare prende, il mare dà" (Havet ger, havet tar) ci è rimasta impressa, ed è uno dei sei episodi della serie televisiva "Fjällbackamorden" (Omicidi tra i fiordi), tratta da uno dei gialli della scrittrice svedese Camilla Läckberg.

    Si tratta della più grande portacontainer in Europa e una delle più grandi al mondo, con un potenziale carico di 19.000 container. L’incidente si è verificato mentre MSC Zoe, salpata il 1° gennaio scorso da Sines dove si trova il più grande porto del Portogallo, stava navigando verso Bremerhaven, in Germania.

    Battente bandiera panamense, tra enormi difficoltà di navigazione, ha dovuto affrontare onde alte fino a 10 metri. Nell’attraversare il mare di Wadden (sito Patrimonio dell'UNESCO) che si estende dalla Danimarca fino alle coste della Germania e dei Paesi Bassi, sono cadute dal ponte della nave circa 270 container. L’incidente si è verificato esattamente vicino all'isola tedesca di Borkum, tra la notte del 1° gennaio e la mattina successiva.

    Funzionari sia in Germania che nei Paesi Bassi hanno avvertito i furbetti di stare lontani dai container, poiché tre di essi contengono materiali pericolosi e non sono ancora stati localizzati. Sulle spiagge delle vicine isole olandesi, le leggi locali consentono alla gente del posto di rivendicare ciò ...

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    Last Post by Filippo Foti il 5 Jan. 2019
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  4. Cambiamento climatico e aspetti antropici riguardano tutti noi e richiedono un impegno globale.

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    Cambiamento climatico
    By Filippo Foti il 7 Jan. 2019
    +1   -1    0 Comments   52 Views
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    Dalle inondazioni agli incendi, nel 2018 il cambiamento climatico ha devastato la salute delle persone e i mezzi di sussistenza in tutto il mondo. Come ampiamente previsto il 2018 è stato un anno faticoso per la cooperazione internazionale. Come sarà il 2019?


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    Rappresentazione emblematica di come potrà essere il (più che prossimo) futuro!?


    Senza essere catastrofisti, è il caso di parafrasare l'ode manzoniana "Il cinque maggio" quando scrive: "Fu vera gloria?", riferendosi alle gesta di Napoleone Bonaparte, e poi "Ai posteri l'ardua sentenza", se ci saranno, aggiungiamo noi!

    Interessante commento per sciogliere qualche "nodo".



    CAMBIAMENTO CLIMATICO: QUALI LE PROSPETTIVE?

    A ottobre dell'anno scorso, il Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC) ha avvertito che le emissioni di gas serra devono essere ridotte drasticamente entro i prossimi 12 anni per rimanere entro 1,5° C. di riscaldamento ed evitare i peggiori impatti di questo aumento delle temperature. Dalla rivoluzione industriale - anche se non si può stabilire una data certa - ad oggi, probabilmente poco più di un secolo, la Terra si è riscaldata di circa 1 °C.

    Mentre i paesi che hanno partecipato alla fine dell'anno scorso a COP24 non hanno fatto registrare altro che parole invece di sensibili progressi sulle norme che regolano l'accordo di Parigi, le emissioni globali hanno continuato a salire, rendendo evidente la necessità di un'azione rafforzata sul clima entro il 2020 - quando i Paesi dovranno ribadire o rinunciare agli impegni del loro Accordo di Parigi.

    Il momento cruciale per una maggiore ambizione climatica nel 2019 sarà il Vertice sul clima del Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, previsto il 23 settembre prossimo, che ospiterà i capi di stato e leader di altri settori durante l&...

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    Last Post by Filippo Foti il 7 Jan. 2019
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  5. Eliminare la povertà è uno degli obiettivi prioritari nel mondo.

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    Natura
    By Filippo Foti il 9 Jan. 2019
    +1   -1    0 Comments   58 Views
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    Dal lancio della serie d'investimenti per la fine della povertà, il mondo sta cambiando rapidamente. Durante il periodo del Millennium Development Goals, la povertà è dimezzata, mostrando che i progressi sono possibili quando si lavora insieme ad un'agenda condivisa.


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    Un ragazzo pakistano si trascina a fatica con un peso abnorme per la sua età.


    I 17 obiettivi di sviluppo sostenibile “Sustainable Development Goals” (SDGs) e i loro contenuti studiati attraverso oltre 240 indicatori, si basano su quattro pilastri: Economia, Società, Ambiente e Istituzioni, costituiscono la spina dorsale dell'agenda 2030. Essi tengono equamente conto della dimensione economica, sociale e ambientale dello sviluppo e integrano per la prima volta lo sradicamento della povertà e lo sviluppo sostenibile in un dispositivo comune.

    Gli SDGs devono essere raggiunti da tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite entro il 2030. Ciò significa che tutti i Paesi sono chiamati a fronteggiare congiuntamente le sfide urgenti del pianeta. Gli obiettivi hanno validità universale, vale a dire che tutti i Paesi devono fornire un contributo per raggiungere le finalità in base alle loro capacità. Si devono comunque introdurre degli incentivi affinché gli attori non statali - che pur stanno ottenendo l’attenzione di una parte rilevante del mondo accademico, come le organizzazioni non governative, le associazioni professionali, cooperative, sindacati ecc. - nonché della politica internazionale, contribuiscano maggiormente a questo sviluppo.


    L’anno in corso dovrebbe vedere anche un costante impulso da parte dei leader locali a seguito del Vertice mondiale sull'azione per il clima del 14 settembre dello scorso anno, ovvero dell'importante summit internazionale che si è concluso in California con i delegati che hanno invitato i governi nazionali ad unire le forze per intensificare l'azione per il clima prima del 2020; l'anno in cui i gas serra a livello globale avranno bisogno di diminuire bruscamente per evitare i peggiori impatti del cambiamento climatico.

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    Portare un sorriso senza fine sui volti di tanti ragazzi sfruttati in una società socialmente ...

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    Last Post by Filippo Foti il 9 Jan. 2019
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  6. Deforestazione e cambiamento climatico sfide globali urgenti per la comunità internazionale.

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    Natura
    By Filippo Foti il 11 Jan. 2019
    +1   -1    0 Comments   53 Views
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    Soddisfare equamente le esigenze ambientali e di sviluppo nel mondo, soprattutto di quelle indigene e le nostre cosiddette civilizzate, di oggi e per "sempre", presuppone salvaguardia delle foreste, rimboschimento e annullamento degli effetti del cambiamento climatico.


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    Il cambiamento climatico è una questione cruciale per lo sviluppo sostenibile. Infatti, il riscaldamento atmosferico sta causando sconvolgimenti nel sistema climatico globale e, nelle regioni meno sviluppate del mondo, minaccia le condizioni di vita di interi gruppi di persone, mentre nelle regioni sviluppate, le infrastrutture e alcuni settori dell'economia sono particolarmente vulnerabili ai cambiamenti climatici. Inoltre, i cambiamenti delle precipitazioni e della temperatura colpiscono ecosistemi come foreste, terreni agricoli coltivati, regioni montuose e oceani, così come la fauna, la flora e le persone che vivono lì. Tra il 1990 e il 2012, le emissioni globali di anidride carbonica (CO2) sono aumentate di oltre il 50%.

    CONSERVAZIONE E SFRUTTAMENTO SOSTENIBILE DEGLI OCEANI, DEI MARI E DELLE RISORSE MARINE

    L'inquinamento e l’eccessivo sfruttamento degli oceani pongono sfide crescenti, come il rischio di degradazione della diversità delle specie, l'acidificazione degli oceani e l'aumento dei rifiuti di plastica. Oltre allo sfruttamento industriale delle risorse marine, il cambiamento climatico sta interessando sempre più gli ecosistemi. Inoltre, la popolazione mondiale, che continua a crescere, dipende sempre più dal mare.

    Mentre le risorse oceaniche hanno il potenziale per stimolare la crescita e la ricchezza, l'attività umana ha penalizzato la salute degli oceani. Miliardi di persone, in particolare i più poveri del mondo, si affidano a oceani sani per procurarsi lavoro e cibo, sottolineando l'urgente necessità di utilizzare e proteggere in modo sostenibile questa importante e insostituibile risorsa naturale.

    Nel 2018, inondazioni e incendi, hanno devastato la salute delle persone e i mezzi di sussistenza in tutto il mondo. A ottobre, il Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC ) ha avvertito che le emissioni di gas serra devono essere ridotte drasticamente entro i prossimi 12 anni per rimanere entro 1,5 °C di riscaldamento al di sopra dei livelli preindustriali ed evitare i peggiori impatti dei cambiamenti climatici. Mentre i Paesi hanno avuto una fase di stallo alla fine dell'anno scorso sulle norme che regolano l...

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    Last Post by Filippo Foti il 11 Jan. 2019
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  7. Alberi e verde alleati dell'uomo per mitigare il clima, e non solo.

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    Natura
    By Filippo Foti il 14 Jan. 2019
    +1   -1    0 Comments   65 Views
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    Abbiamo mai dato la giusta importanza che merita alla nostra terra, nella nostra Terra, dove gli alberi rappresentano uno dei doni più significativi di Madre Natura?


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    Man mano che le aree urbane si sviluppano, ovviamente, si verificano dei cambiamenti nei loro paesaggi. Edifici, strade e altre infrastrutture sostituiscono la nuda terra e la vegetazione. Superfici che una volta erano permeabili e umide diventano pertanto impermeabili. Questi cambiamenti fanno sì che le regioni urbane diventino più calde rispetto ai loro dintorni rurali, formando una "isola" di temperature più elevate nel paesaggio di come lo erano precedentemente.

    È ovvio che gli alberi messi per le strade e i giardini sui marciapiedi non solo abbelliscono il nostro ambiente urbano, ma offrono così tanti altri benefici che vengono considerati come parte di una "infrastruttura verde" di una città, aumentando il prezzo di vendita medio di una casa in caso di vendita. Altresì, cosa di non poco conto, gli alberi producono ossigeno, puliscono l'aria e riducono il famigerato riscaldamento globale.

    GLI ALBERI:

    - rilasciano ossigeno come prodotto della fotosintesi. Due alberi sani di media taglia possono fornire l'ossigeno necessario per una persona per un anno;

    - puliscono l'aria assorbendo i gas serra che contribuiscono al riscaldamento globale. Conservano l'anidride carbonica, il principale gas serra, nei loro steli e foglie;

    - catturano particelle sospese nell'aria come sporcizia, polvere e fuliggine. Un albero maturo può assorbire – solo quanto per avere un’idea, circa 80 kg -, di particolato ogni anno.


    Durante i temporali, l'acqua può sovraccaricare il nostro sistema combinato di fognature, con conseguente deflusso inquinato in mare. Questo deflusso contiene sostanze chimiche provenienti dalle nostre strade. Gli alberi riducono questo problema catturando la pioggia; un albero maturo può immagazzinare fino a 370 litri di acqua durante giornate molto piovose, e il cemento rimosso dai nostri marciapiedi per alberi da strada e giardini sul marciapiede permette alla pioggia di immergersi nel terreno.

    ALBERI E GIARDINI SUL MARCIAPIEDE POSSONO RIDURRE AZIONI CRIMINALI

    Più l'ambiente è verde, statisticamente meno crimini vengono segnalati. Infatti, i condomini o le abitazioni che costeggiano alti livelli di verde, hanno generalmente il 52% di reati in meno rispetto a quelli senza alberi...

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    Last Post by Filippo Foti il 14 Jan. 2019
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  8. Riscaldamento degli oceani e aumento dell'energia delle onde.

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    Cambiamento climatico
    By Filippo Foti il 15 Jan. 2019
    +1   -1    0 Comments   53 Views
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    Gli effetti dei cambiamenti climatici sono monteplici, e tra questi ci sono le aree costiere che sono le più penalizzate dall'innalzamento del livello del mare. Il rapporto diretto tra il riscaldamento degli oceani e l'aumento dell'energia delle onde.


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    In uno studio pubblicato il 14 gennaio su "Nature Communications", i ricercatori riferiscono che le onde generate dal vento negli oceani e aumentate a livello globale, a causa del riscaldamento globale, guidano importanti processi costieri che determinano inondazioni ed erosioni.

    La situazione in cui si trova l'umanità probabilmente è molto più grave di quella che viene giornalmente dipinta dai media che sembra finalmente che hanno capito che brutta bestia è questo eccessivo riscoldamento che coinvolge ormai tutto il nostro pianeta.

    La Terra sta rischiando di brutto e, malgrado molti scienziati di chiara fama e attendibilità per le loro competenze scientifiche che traducono poi su importanti riviste internazionali producendo dati di fatto, c'è però parte di stampa di un certo prestigio che, forse quanto per produrre articoli, mette in giro valutazioni che non gli appartengono e che poi fanno il gioco di personaggi noti ai quali il cambiamento climatico non interessa più di tanto, affaccendati solamente a fare gli interessi di chi poi li sostiene politicamente.

    La situazione dunque è grave, però arrivare a scrivere sulle pagine del noto quotidiano britannico "The Guardian" dal capo della redazione ambiente Damian Carringtone che "il calore assorbito dalle acque degli oceani ha la potenzialità di generare una esplosione simile a quella di una bomba atomica ci sembra oltremodo eccessiva. Addirittura, lo stesso giornalista scrive che la velocità di riscaldamento di mari e oceani equivale a circa tre bombe di Hiroshima al secondo relativamente al periodo che va dal 1990 al 2015. Carrington al suo attivo ha un dottorato in geologia all'Università di Edimburgo, dove ha anche svolto delle ricerche, ma successivamente si è distinto solo come giornalista. Ci sarebbe da dire: ad ognuno il suo mestiere!

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    Damian Carrington


    Gli studiosi Borja G. Reguero, Iñigo J. Losada e Fernando J. Méndez, entrambi dell’Istituto di Idraulica Ambientale, Universidad de Cantabria, Spagna, hanno per la prima volta, identificato un segnale degli effetti del riscaldamento globale nel clima ondoso: infatti, "la potenza delle onde è aume...

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    Last Post by Filippo Foti il 15 Jan. 2019
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  9. "The perfect storm", sarà il nuovo film di un oceano globale ucciso dalla plastica!?

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    Mare a 360°
    Natura
    By Filippo Foti il 19 Jan. 2019
    +1   -1    0 Comments   41 Views
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    Se non si conclude l'accordo di Parigi si prospettano alti tassi dell’inquinamento causato dai rifiuti di plastica nel mare.


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    In tutta l’Europa, come ormai tra i cittadini di tutto il mondo, si è raggiunta la consapevolezza della gravità dell'indecoroso trattamento che la nostra Terra riceve, al contrario delle istituzioni globalizzate che devono, e non dovrebbero, rappresentare tutte le persone e che continuano a prendere sottogamba il fenomeno dell'inqinamento marino.“Smettiamola di trattare i mari come una fogna” è diventato ormai uno slogan!

    La notizia non è di oggi e auspichiamo non sarà neanche quella esagerata di un prossimo futuro e cioè: "la quantità dell’inquinamento causato dalla plastica per colpa dell’uomo dovrebbe triplicarsi nel prossimo decennio" è una recente notizia che arriva anche dall’Environmental Audit Committee (EAC), il comitato di audit ambientale della Camera dei Comuni del Parlamento del Regno Unito, il cui compito è quello di esaminare in che modo le politiche dei programmi del Dipartimento Governativo influenzeranno sia l'ambiente che lo sviluppo sostenibile.

    L’eccessivo sfruttamento dei mari sta distruggendo gli habitat che sono vitali per i pesci, e i cambiamenti climatici stanno causando un riscaldamento dannoso degli oceani oltre alla deossigenazione e all'acidificazione.

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    GLI OCEANI STANNO AFFRONTANDO UNA TEMPESTA PERFETTA

    "The perfect storm", sarà il nuovo film di un oceano globale ucciso dalla plastica!?

    Nel Regno Unito e non solo, gli effetti dell’inquinamento causato dalla plastica ancora sembra che siano poco conosciuti tanto che il comitato (EAC), ha trovato nel suo rapporto, pubblicato recentemente, "una mancanza di dati sulle gravi conseguenze a lungo termine del danno per la salute delle particelle di plastica che entrano nella catena alimentare" e ha accusato il governo di trattare gli oceani come “out of sight, out of mind” (lontano dagli occhi, lontano dal cuore), Sergio Endrigo hoc docuit !

    Mary Creagh, la presidente dell’Environmental Audit Committee (EAC), ha recentemente dichiarato a Sky News: "Abbiamo un solo oceano e i nostri bambini meritano di viverlo in ogni modo, e potere vedere nel futuro le barriere coralline. Dobbiamo anche smettere di trattare i nostri mari come u...

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    Last Post by Filippo Foti il 19 Jan. 2019
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  10. Fame di oro nero in fiamme in Messico. Furti di carburante provocano immane tragedia.

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    Storie
    By Filippo Foti il 19 Jan. 2019
    +1   -1    0 Comments   36 Views
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    Ladri di carburante presso un oleodotto a Hidalgo, in Messico, ieri venerdì 18 gennaio provocano una esplosione con un spaventoso incendio mentre manipolano dei rubinetti dell'oleodotto. Almeno 21 le persone che hanno perso la vita con corpi carbonizzati e 51 quelle ferite.


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    C’è da dire che questo ennesimo episodio è arrivato dopo solo tre settimane che il nuovo presidente messicano Andrés Manuel López Obrador ha lanciato un'offensiva contro l'industria del furto di carburante stanziando 3 miliardi di dollari all'anno subito dopo l'insediamento in carica dello scorso 1° dicembre 2018, schierando anche 3.200 marines per proteggere le condutture della raffineria di Tula della compagnia petrolifera statale Petroleos Mexicanos (Pemex).

    Le condutture trasportano carburante dalla costa del Golfo fino all'area di Città del Messico, ed i ladri hanno già perforato pericolosamente gasdotti per 12.581 volte nei primi 10 mesi del 2018.


    La polizia di stato di Hidalgo, circa 100 chilometri a nord di Città del Messico, ha riferito che la perdita è stata segnalata per la prima volta verso le 17,00 di ieri. Purtroppo non è la prima volta che si verifica un incidente del genere. Nel dicembre del 2010, le autorità hanno accertato che alcune persone avevano rubato combustibile provocando un'esplosione di gasdotti nel Messico centrale vicino alla capitale colpendo 5.000 residenti in un'area larga 10 chilometri a San Martin Texmelucan, uccidendo 28 persone, tra cui 13 bambini.


    La televisione messicana ha mostrato le fiamme che salivano nel cielo della tragica notte di ieri, a nord di Città del Messico, vicino alla raffineria di Tula, mentre la gente che stava ancora raccogliendo il carburante versandolo in secchi, brocche di plastica e bidoni della spazzatura, contemporaneamente gridava e chiedeva aiuto.

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    La nuova amministrazione ha inoltre interrotto le condutture per scoraggiare i furti, facendo maggiore affidamento sulla fornitura di carburante tramite camion cisterna.

    Il governatore di Hidalgo Omar Fayad ha detto alla televisione messicana che il numero delle vittime potrebbe ancora aume...

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    Last Post by Filippo Foti il 19 Jan. 2019
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