PROFUMODIMARE: TERRA, MARE, NATURA, CAMBIAMENTO CLIMATICO, BIODIVERSITÀ, TRANSIZIONE ECOLOGICA

Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica


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DISCUSSIONI RECENTI

 




  1. Mais sotto esame all'Università del Colorado.

    Tags
    Natura
    By Filippo Foti il 2 Feb. 2013
    +1   -1    1 Comments   399 Views
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    Un nuovo studio, condotto dall’Università del Colorado, suggerisce che alcune piante sono molto altruiste! Gli embrioni con la stessa "madre" e "padre" nei loro sementi pesavano molto di più rispetto agli embrioni con la stessa madre, ma con un padre diverso


    Il rapporto mutualistico tra le radici delle piante: root cap = radice - endodermis= endoderma – pericycle= periciclo – phloem= floema – xilem=xilema


    Gli esseri viventi, com’è noto, nascono, si nutrono, crescono, si riproducono ed infine muoiono. Non è stato ancora provato se tutti gli esseri viventi hanno un’anima, ma certamente ciascuno di noi ha sentito, letto, constatato esempi di altruismo animale: cani che si occupano di gattini orfani, scoiattoli , anatre e persino tigri; scimpanzé che condividono il cibo con altri loro compagni o di delfini che aiutano altri a risalire in superficie se sono feriti in modo che possano respirare; bonobo che sono stati osservati favorire altri loro simili feriti o portatori di handicap; la maggior parte dei mammiferi carnivori come lupi o cani hanno l'abitudine di non danneggiare i membri del branco sotto certa età, di sesso opposto o in posizione di rinuncia; Cercopitechi che danno l’allarme per avvertire altre scimmie della presenza di predatori, anche se in questo modo attirano l'attenzione a se stessi, aumentando la loro possibilità personale di essere attaccate; Trichechi sono stati visti adottare orfani che hanno perso i loro genitori ecc.


    Nelle specie animali, nonostante ciò sembri contraddittorio perché in contrasto con la legge darwiniana della “lotta alla sopravvivenza”, dunque l’altruismo si manifesta lo stesso .
    Cosa dispensa la natura di meraviglioso facendoci notare, ad esempio, che l’evoluzione che ha portato all’uomo di oggi lo ha sì reso apparentemente più intelligente degli altri esseri viventi, i cosiddetti senzienti, ma certamente non li ha resi migliori di essi.

    Sono numerose le notizie che riportano casi di salvataggi in cui i delfini, non solo sono in grado di individuare e mantenere in superficie persone in difficoltà ma, diversamente da quello che farebbero con compagni della loro stessa specie, spingono questi esseri umani verso riva, come se capissero il loro bisogno di raggiungere la terra ferma.

    Cose da non credere: anche le più semplici delle creature sociali, come organismi unicellulari batteri ed altri microbi, a volte sacrificano il proprio benessere per il bene de...

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    Last Post by ricciomare il 4 Feb. 2013
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  2. Fiume Sarno: intervista al prof. Ortolani.

    By Filippo Foti il 3 Feb. 2013
    +1   -1    0 Comments   515 Views
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    “Difendiamo democraticamente ma fermamente il nostro territorio e le sue risorse autoctone, per i cittadini di oggi e di domani”!


    Dipinto di Giovanni Serritelli (1810-1860)


    Nel titolo di questo post sono riassunte tutte le perplessità di un autorevole voce, fuori dal coro, negli ("ambienti che contano"... si fa per dire)! Sono le riflessioni del prof. Franco Ortolani, ordinario di Geologia, Direttore del Dipartimento Pianificazione e Scienza del Territorio presso l’Università Federico II° di Napoli, che auspica l’ascesa alle istituzioni di persone capaci di difendere il territorio e l’ambiente e che si pongano in modo trasparente al servizio di tutti i cittadini e che dovranno sempre rispondere solo ad essi!”

    La "difesa del suolo", come definita all’art.54 del D.Lgs. 152/06, è "il complesso delle azioni ed attività riferibili alla tutela e salvaguardia del territorio, dei fiumi, dei canali e collettori, degli specchi lacuali, delle lagune, della fascia costiera, delle acque sotterranee, nonché dei territori a questi connessi, aventi le finalità di ridurre il rischio idraulico, stabilizzare i fenomeni di dissesto geologico, ottimizzare l’uso e la gestione del patrimonio idrico, valorizzare le caratteristiche ambientali e paesaggistiche collegate".


    Su questa problematica e in special modo sul fiume Sarno, abbiamo sentito il prof. Ortolani:

    Prof. Ortolani, cosa ci dice di questo fiume?.

    Prof. Ortolani: “Le acque del Sarno sono un patrimonio idrico autoctono nazionale non tutelato!
    Le attività antropiche dell'uomo moderno ne hanno sancito la "morte" in qualche decennio. Dopo millenni di vita fluviale armoniosa, fonte di vita per generazioni e generazioni! E ora? Amministratori Pubblici di "vario livello" lo hanno usato e lo usano solo per "tenere in ostaggio" l'Agro Nocerino-sarnese, per eseguire inutili interventi spacciati per disinquinamento.
    “Consentono disinvoltamente la realizzazione di impianti potenzialmente inquinanti a poche decine di metri da un campo pozzi, propongono discariche al di sopra dei serbatoi naturali altamente permeabili, di fatto non tutelano le grandi sorgenti di Sarno (circa 5000 litri/secondo di portata meda oltre a travasi diretti, altri 5000 l/sec circa, verso le falde della pianura, che rappresentano un patrimonio idrogeologico di i...

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    Last Post by Filippo Foti il 3 Feb. 2013
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  3. Ambiente: ecco come l'uomo può distruggere se stesso!

    By Filippo Foti il 3 Feb. 2013
    +1   -1    0 Comments   293 Views
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    Un video molto esplicativo di come l'uomo può distruggere l'ambiente e distruggere se stesso. Segnalato dalla prof. Albina Colella.




    "Eleggiamo difensori del territorio, dell'ambiente e dei cittadini trasparenti e verificabili che siano al servizio di tutti i cittadini!
    E che dovranno sempre rispondere solo ai cittadini! "
    L’inquinamento ci distrugge. Gli inquinatori devono essere cancellati, eliminati!
    Viviamo nella natura, vivremo nella natura! Il nostro corpo è costituito in gran parte di acqua; anche in futuro non esisteremo se non ci sarà acqua non inquinata.

    Tutti.

    Ricchi e poveri, economisti, banchieri, ministri e operai, uomini liberi e servitori, malavitosi e gente perbene, religiosi e atei e perfino i componenti di circoli ristretti nei quali si programma il presente e il futuro di milioni di cittadini: senza acqua ed in particolare senza acqua non inquinata non potranno più sopravvivere!
    Continuando così, a predare e devastare e a consentire che si predino e si devastino le risorse autoctone di importanza strategica come il suolo e l’acqua, siamo destinati alla distruzione progressiva ed irreversibile!
    L’acqua non inquinata non si potrà più comprare al “BanKomat”!
    La filiera degli inquinatori non conosce la potenza della natura! Sarà travolta dalla potenza della natura!
    Noi che conosciamo la natura, noi che sappiamo che l'uomo vivrà nella natura anche domani, mettiamoci in salvo.
    Abbandoniamo gli inquinatori, in gran parte eredi virtuali degli schiavisti mercanti di uomini, al loro destino.
    Difendiamo democraticamente ma fermamente il nostro territorio e le sue risorse autoctone.
    Per i cittadini di oggi e di domani!
    Come?
    Eleggiamo difensori del territorio, dell'ambiente e dei cittadini trasparenti e verificabili che siano al servizio di tutti i cittadini!
    E che dovranno sempre rispondere solo ai cittadini!
    Difensori che non sappiano fare, o meglio, che non possano fare il gioco delle “tre carte”, una volta eletti!
    Oggi non ce ne sono? O forse volutamente non sono stati inseriti nelle liste di coloro che saranno i nostri rappresentanti, i rappresentanti e i difensori di tutti i cittadini.
    Garantito che ce ne sono a migliaia. Individuiamoli e portiamoli avanti.

    Source: prof. Franco Ortolani
    Last Post by Filippo Foti il 3 Feb. 2013
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  4. ProfumodiMare: ★Buon inizio di settimana ★

    AvatarBy Fatina-Gioia il 4 Feb. 2013
    +1   +1   -1    0 Comments   18 Views
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    Buon inizio di settimana a tutti voi
    e
    buon mese di Febbraio
    coccoloso e scherzoso



    Attached Image
    www.profumodimare.forumfree.it - buon mese di Febb

    Last Post by Fatina-Gioia il 4 Feb. 2013
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  5. Campi Flegrei:nuova emissione di gas e di acqua.

    By Filippo Foti il 4 Feb. 2013
    +1   -1    0 Comments   111 Views
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    Agnano Pisciarelli: a ridosso della Solfatara è comparsa una nuova emissione di fluidi caldi.



    Ad Agnano Pisciarelli, a ridosso della Solfatara nei Campi Flegrei, è comparsa una nuova emissione di gas e di acqua fino a 4-5 metri di altezza nella zona dove è scomparsa la fumarola principale appartenente a quella serie di fenomenologie legate all'aumento dell'attività esalativa di Pisciarelli iniziate nel 2006. Il nuovo fenomeno è stato osservato in un sopralluogo effettuato il 31 gennaio dal Dr. Giovanni Chiodini dell’INGV.

    Giovanni Chiodini


    Come si vede dalle immagini, il fenomeno non rappresenta una novità né un evento eccezionale ma si inserisce nelle fenomenologie che caratterizzano i versanti interni ed esterni della Solfatara.
    Sono da escludere relazioni con la perforazione profonda 500 m eseguita nell’area di Bagnoli, distante vari chilometri.

    Il supervulcano di Napoli


    Naturalmente il fenomeno va attentamente tenuto sotto controllo come certamente starà facendo l’INGV.
    Il fatto eccezionale, quindi, non è il fenomeno della risalita di fluidi caldi ma l’urbanizzazione che è stata fatta nell’area vulcanica interessata storicamente dalla risalita dei fluidi profondi.


    Ancora una volta viene esaltata la follia umana che spinge a realizzare insediamenti di vario tipo anche nelle aree di chiara “proprietà dei vulcani”. Non è sufficiente elaborare dei piani urbanistici sulla carta pensando di essere al di sopra della natura: il vulcano, in qualsiasi momento, con i debiti preavvisi, può riappropriarsi del “suo territorio”.


    Ancora una volta sottolineiamo l’assurda arroganza umana che a Pozzuoli, unica grande area urbana costruita in un territorio periodicamente sollecitato dal fenomeno bradisismico, non prevede nel piano urbanistico il “rischio bradisismico” che è diverso da quello sismico.

    Source:https://www.facebook.com/franco.ortolani.54
    Last Post by Filippo Foti il 4 Feb. 2013
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  6. Monnezza distrutta in pochi secondi: le buone notizie della D'Orsogna!

    By Filippo Foti il 5 Feb. 2013
    +1   -1    1 Comments   30 Views
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    Morte di una piattaforma, morte di una centrale fossile


    Le buone notizie della D'Orsogna!


    Monday, February 4, 2013.

    La piattaforma costava 40 milioni di dollari. Pesava 1.850.000 chili. Ci sono voluti 30 mesi per costruirla ed è affondata in 30 secondi.

    BBC News - iraniani affondano una piattaforma petrolifera nel Golfo Persico.Tutti in salvo.



    Il campo trivellando è il cosiddetto South Pars field e l'Iran, dopo il fallimento della sua piattaforma ha annunciato che cerca partners per il recupero di gas.

    Sotto invece un altro video, vicino a San Diego, dove hanno invece fatto crollare, volontariamente, un relitto di energia fossile di altri tempi - il South Bay Power Plant, in localita' Chula Vista.


    150 chili di dinamite, 7.000 spettatori alle 7 del mattino per vedere il crollo di una struttura costruita nel 1958 che deturpava la vista a mare e inquinava l'aria dei residenti.

    L'impianto - che funzionava a petrolio - era chiuso dal 2010 e ora ci costruiranno invece un parco pubblico, una riserva natuarale e degli hotel. Ci vorranno altri 43 milioni di dollari per il ripristino ambientale e per la rimozione di 21 tonnellate di metallo e di altri materiali di risulta.

    Il metallo verra' totalmente riciclato.


    Laura Hunter


    Laura Hunter, dell'Environmental Health Coalition che ha lavorato per la demolizione dice che l'impianto era il "simbolo del nostro passato di energia derivante dalle fonti fossili e di un era in cui era accettabile sputare veleni in acqua ed aria, specie se le comunita' confinanti erano povere."

    Amen. ...

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    Last Post by ricciomare il 6 Feb. 2013
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  7. Profumo di mare: un capriolo fa il bagno a Bergeggi (Savona).

    By Filippo Foti il 5 Feb. 2013
    +1   -1    1 Comments   54 Views
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    Un capriolo, finito in mare a Bergeggi (Savona) è stato salvato dai vigili del fuoco.



    Una notizia pubblicata nel diario di FB di Alessandra Vedovati, ci ha dato lo spunto di accennarvi ad un fatto curioso.
    Il fatto è successo poche settimane fa, quando l’animale è stato visto nuotare a Torre del Mare, vicino all’isola di Bergeggi.

    Alessandra Vedovati


    Subito i vigili del fuoco sono intervenuti e l’hanno “ripescato”. Una volta assicurati che il capriolo stesse bene, i pompieri l’hanno riportato nel bosco dove è stato liberato.


    Non è la prima volta che animali selvatici si rendono protagonisti di episodi del genere e sono sempre stati soccorsi dai vigili del fuoco.
    E se voleva solamente farsi un bagno!? :o: ;)
    Last Post by ricciomare il 6 Feb. 2013
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  8. Stretto di Messina, un ecosistema unico nel Mar Mediterraneo.

    By Filippo Foti il 5 Feb. 2013
    +1   -1    4 Comments   298 Views
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    Alla scoperta della biodiversità dello Stretto di Messina tra miti, leggende e realtà.


    Terre e mari, uccelli e pesci, venti e flussi: un microcosmo unico è concentrato nei tre chilometri di acqua salata che separano la Sicilia dal continente.

    Lo Stretto di Messina: due mari, il Mar Tirreno e il mar Ionio - uno verde-azzurro, il primo, blu scuro l’altro - due vecchi amici impegnati in un conflitto senza fine sul loro livello. Il Mar Tirreno e lo Ionio dividono due coste scoscese, circondate da colline molto alte. I mari separati da coste rocciose, spiagge di sabbia e giardini di vecchio bergamotto. Qui si svolge il mito omerico di Scilla e Cariddi.

    Questo è lo Stretto, un ecosistema unico nel Mar mediterraneo, che, da Omero in poi, si è arricchito di simboli, archetipi millenari e mitologie. Stefano D'Arrigo, scrittore italiano autore del Horcynus Orca, nomina lo Stretto in una parola, Scilla e Cariddi, per evidenziare la loro complementarità e indivisibilità.

    Alla scoperta della biodiversità dello Stretto di Messina
    con Saverio Trunfio e Francesco Turano. Punta Pellaro.

    L'azione di Horcynus Orca si svolge nei primi giorni dell'ottobre 1943, successivamente all'armistizio tra il governo italiano e le forze Alleate. Il protagonista, 'Ndrja Cambrìa, marinaio della Regia Marina, tenta di tornare a casa, a Cariddi, attraversando lo Stretto di Messina: ritroverà un paese irriconoscibile, trasformato dalla guerra e sconvolto dall'apparizione in mare di una creatura mostruosa, l'"Orcaferone" che dà titolo al romanzo, simbolo enigmatico della potenza ultraterrena della Morte.

    Il suo viaggio si svolge, come lo fa ancora, tra tradizione e biodiversità: questo percorso attira gli zoologi per queste spiagge da ogni parte del mondo. Il viaggio si svolge tra "feluche", le navi tradizionali utilizzate per la pesca del pesce spada, corsi d'acqua nati dall'incontro-scontro dei due mari, su un fondale in cui anemoni di mare, madrepore e coralli vivono e dal quale specie uniche, come pesci abissali, sono visibili quando vengono a superficie.

    Questo è il viaggio stesso dei rapaci, tre chilometri di distanza che, durante ogni primavera, migrano per il letargo. Come fanno i rapaci, anche i pesci pelagici migrano : il pesce spada , tonni e Albacore, così come i cetacei, delfini e squali, che vanno per le isole Eolie per la loro riproduzione.

    Il viaggio si conclude sulle lunghe spiagge sabbio...

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    Last Post by Filippo Foti il 8 Feb. 2013
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  9. Fracking: l'Italia non sa ancora cos'è, mentre l'America produce e controlla.

    Tags
    Natura
    By Filippo Foti il 6 Feb. 2013
    +1   -1    1 Comments   121 Views
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    Se in Italia parlare di fracking diventa un argomento che probabilmente molti politici che siedono sugli scanni di Montecitorio non conoscono, negli Stati Uniti invece...



    Sì, in America sembra che abbiano le idee chiare: c’è una normativa statale e federale per fare in modo che le perforazioni per la ricerca del petrolio e del gas sia fatta in modo sicuro e che i rifiuti tossici iniettati nelle rocce non contaminino le riserve idriche.

    E’ di questi giorni la notizia che, ProPublica, un'organizzazione indipendente non-profit con sede a New York che si occupa di giornalismo investigativo nell'interesse pubblico, sta aggiornando il proprio database relativo alla vigilanza di pozzi di produzione e dei rifiuti con l'aggiunta di record per il 2010 e il 2011 - l'anno più recente disponibile per molti stati - ai dati 2003-2009.



    Visto il crescente utilizzo di questa tecnica molto invasiva, I dati mostrano che alcuni stati hanno assunto più ispettori o comunque hanno aumentato la loro capacità di controllo. Tuttavia, il volume di rifiuti che vengono prodotti nella ricerca del petrolio è aumentato a dismisura, guidato in gran parte dal boom di perforazione reso possibile appunto dal fracking.


    In un arco di cinque anni, ProPublica ha indagato sui rischi dal fracking e sul sistema in espansione di pozzi di iniezione sotterranea, spesso scoprendo che i controlli sono stati inferiori nel far rispettare le normative per la protezione dell'ambiente.
    La fratturazione idraulica, chiamata anche hydrofracking è un processo in cui vengono pompati milioni di litri di acqua, sabbia e sostanze chimiche per frantumare le rocce per liberare petrolio e gas naturale.

    Gli scienziati dell'EPA stanno conducendo uno studio sulla fratturazione idraulica per comprendere meglio eventuali potenziali impatti sulle acque sotterranee e l’acqua potabile. Il Congresso ha pubblicato un rapporto sulla fratturazione idraulica, che elenca 29 sostanze chimiche tossiche utilizzate nella fratturazione

    La fratturazione idraulica ha aperto l'accesso a vaste riserve interne di gas naturale che potrebbero fornire un'importante pietra miliare verso un futuro di energia pulita. Ancora però persistono incognite sulla sicurezza, che si aggiungono alla segretezza che circonda i prodotti chimici uti...

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    Last Post by ricciomare il 8 Feb. 2013
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  10. L’oro azzurro, dopo l’oro nero: il fracking in Europa.

    By Filippo Foti il 7 Feb. 2013
    +1   -1    1 Comments   44 Views
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    L’oro azzurro, dopo l’oro nero: il fracking in Europa con la Germania pronta a fermarsi?



    Anche se negli Usa il fracking è diventato nell’ultimo decennio l’arma segreta per arrivare all’indipendenza energetica, Peter Altmaier il ministro tedesco dell'Ambiente, nel corso di una recente visita in Francia, ha dichiarato che entro la fine del mese sarà presentata in Parlamento una legge per vietare la fratturazione idraulica per la ricerca di shale gas nelle aree sensibili.

    Lo stop, verosimilmente, sarà imposto nelle regioni che dispongono di importanti riserve di acqua potabile.

    E se lo "shale gas" spaventa la Germania c’è da credere che spaventerà, come del resto sta succedendo, ancor maggiormente l'Europa che sta valutando i danni che l'estrazione di gas scisto potrebbe portare all'ambiente.
    Lo abbiamo scritto più volte su queste nostre pagine e non ci stancheremo mai di ribadirlo che il fracking potrebbe aprire scenari devastanti, soprattutto nelle aree sensibili a forte antropizzazione.

    Peter Altmaier


    E’ una matassa difficile da dipanare questa relativa al fracking in quanto ci sono di mezzo molti fattori di cui bisogna tenere presente:
    - Le esigenze dell’uomo che non è disposto ad accettare una esistenza più sostenibile e rispettosa dell’ambiente;
    - La spinta conseguente alle industrie del settore che minimizzano gli “effetti collaterali”;
    - I pericoli paventati degli ambientalisti che in questi ultimi anni stanno trovando sempre più ampi consensi tra la gente.

    La “cosa” non riguarda però solamente gli aspetti ecologici ed economici ma anche gli aspetti geopolitici. Infatti, dall’1 al 3 febbraio, a Monaco si sono riuniti politici, guerrafondai camuffati da strateghi di guerra e rappresentanti dei paesi della NATO e dell'UE, per la cosiddetta conferenza sulla sicurezza.

    Di cosa hanno discusso? Sicuramente delle strategie per ottenere i loro interessi economici e politici in tutto il mondo.
    La rivoluzione americana potrebbe farsi sentire negli equilibri mondiali e mettere in crisi chi sul gas ha costruito la propria potenza.
    Però le proteste contro le trivellazioni si stanno diffondendo anche verso l’est dell’Europa. Infatti, dopo le prime concessioni ottenute senza troppi intralci burocratici, sono iniziate le prime proteste delle popolazioni locali, preoccupate per le sorti del territorio.

    ...

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    Last Post by ricciomare il 8 Feb. 2013
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