PROFUMODIMARE: TERRA, MARE, NATURA, CAMBIAMENTO CLIMATICO, BIODIVERSITÀ, TRANSIZIONE ECOLOGICA

Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica


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DISCUSSIONI RECENTI

 




  1. Nuovo dossier WWF. Ennesima beffa delle trivelle in mare.

    By Filippo Foti il 1 Oct. 2013
    +1   -1    0 Comments   37 Views
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    Operazione verità del WWF sulla mappa delle trivellazioni nei nostri mari.



    Riceviamo dal WWF e pubblichiamo:
    “Dopo aver colonizzato tutto l’Adriatico, il rischio perforazioni per l’estrazione degli idrocarburi, e dunque il rischio inquinamento, non cessa per il Golfo di Taranto, il Mar Ionio e il Canale di Sicilia e si estende ad un’area di mare grande quanto la Corsica tra la Sardegna e le Baleari. Sono ben 67 i progetti di coltivazione nei nostri mari (di cui 50 attvi e ben 29 in Emilia Romagna), 60 dei quali vedono l'Eni titolare o contitolare. Meno della metà di questi pagano royalty. Questo è quanto emerge dall'operazione verità del WWF sulla mappa delle trivellazioni nei nostri mari dopo, che il 4 settembre scorso il ministro per lo Sviluppo Economico Flavio Zanonato ha annunciato di avere tolto, con il DM del 9/8/2013, 116.000 kmq di aree marine aperte ai petrolieri.

    Flavio Zanonato


    Ma in realtà, accusa Stefano Lenzi, Responsabile Ufficio Legislativo WWF, si tratta dell'ennesima beffa: "Il Governo in estate ha introdotto delle limitazioni, ma non è intervenuto sugli effetti della sanatoria del Decreto Sviluppo del 2012". Ed ecco allora che, come denuncia il dossier “Trivelle in vista”, zone di pregio marine e costiere continuano a subire la minaccia del rischio di inquinamento marino derivante dalle attività di routine (come l’uso dell’air gun e di fanghi e fluidi perforanti durante le attività di ricerca e perforazione e rilascio delle acque di produzione) e al rischio di incidente per le piattaforme offhsore (come ha dimostrato il caso della piattaforma Deepwater Horizon del 2010 nel Golfo del Messico).

    Deepwater Horizon


    Pur ricadendo nelle aree interdette dal DM 9/2013 sono del tutto valide l'istanza di coltivazione Ombrina Mare (a 6 km dall’istituendo Parco della Costa Teatina in Abruzzo) della Medoil Gas, e il permesso di ricerca del AUDAX di ben 657 kmq a Pantelleria nel Canale di Sicilia (area di grande pregio naturalistico dove si registra anche un’intensa attività vulcanica sottomarina). Sono fatte salve anche le 8 istanze di permesso di ricerca della già martoriata baia storica di Taranto.

    Il WWF chiede al Governo di abbandonare la Strategia Energetica Nazionale – SEN, approvata nel...

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    Last Post by Filippo Foti il 1 Oct. 2013
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  2. "Kiribatese” vuole vivere in Nuova Zelanda ma non c'è una legge ad oc.

    By Filippo Foti il 2 Oct. 2013
    +1   -1    0 Comments   80 Views
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    "Io non voglio tornare a Kiribati, perché lì non c'è futuro per i nostri figli", ha detto un uomo in Nuova Zelanda alle autorità di immigrazione. Ma questo non è il solo motivo.


    Secondo l'Associated Press, un'agenzia di stampa internazionale, con sede negli Stati Uniti d'America, un uomo, denominato "A.F." in tutte le udienze che si sono tenute nel paese dei Maori, e di cui non si conosce ancora ne nome e ne cognome in tutto il Web, sei anni fa si recò con la moglie in Nuova Zelanda per potere vivere su di un terreno con maggiore altitudine sul livello del mare e con migliori prospettive di vita.

    Da allora, le autorità di immigrazione hanno respinto due volte la sua tesi che l'aumento dei livelli del mare rendono troppo pericoloso per lui e la sua famiglia che nel suo periodo di permanenza si è arricchita di due bambini nati in Nuova Zelanda e sembra che dovrà ritornare a Kiribati.

    “A.F.” che da ora in poi lo chiameremo “Kiribatese” – in questa area si parla inglese e gilbertese che è una lingua micronesiana parlata nelle Kiribati – è nato e vissuto per circa 27 anni in Karibati, un Paese insulare ubicato nell'area centrale dell'Oceano Pacifico, a nord-est dell'Australia, costituito da 3 gruppi di isole, 32 atolli pianeggianti ed un'isola vulcanica, (Banaba), distribuiti in una superficie totale di soli 811 chilometri quadrati ed in un'area enorme di circa 3 milioni di kmq.

    Bel video con base musicale senza commento.

    In pratica al “Kiribatese” gli hanno rifiutato lo status di “rifugiato climatico” anche se lui aggiunge: “Io sono venuto in Nuova Zelanda nel 2004 e dopo che il mio visto è scaduto ho cercato lo status di rifugia to. Le condizioni di vita a Kiribati non sono buone, l'acqua non è sufficiente, il cibo è difficile da ottenere e l'occupazione è scarsa."
    Alla domanda che è stata posta al “Kiribatese” se lui sarebbe più colpito dalle cattive condizioni di Kiribati di chiunque altro, ha risposto: "Il problema è comune a tutti e le persone di Kiribati vogliono lasciare le loro terre precarie perché non c'è niente per loro lì e che anche il governo sta cercando di trovare un posto per loro."

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    Last Post by Filippo Foti il 2 Oct. 2013
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  3. Vladimir Putin cambia idea con gli attivisti arrestati!

    By Filippo Foti il 2 Oct. 2013
    +1   -1    0 Comments   22 Views
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    Malgrado le affermazioni del presidente russo Vladimir Putin che aveva dato al gesto dignità...




    Malgrado le affermazioni del presidente russo Vladimir Putin che aveva dato al gesto dignità politica, cinque dei 30 attivisti di Greenpeace arrestati, sono stati incriminati con l'accusa di pirateria da un tribunale di Murmansk, in Russia. Hanno partecipato alla protesta del 18 settembre scorso contro le trivellazioni nell'Artico. Se ritenuti colpevoli potrebbero venire condannati a pene da 10 a 15 anni di carcere.

    Avevano tentato di assaltare una piattaforma di proprietà della società Gazprom.


    L'azienda è molto nota in Germania dove possiede numerose stazioni di benzina e sponsorizza una delle squadre di punta della Bundesliga di calcio. Lo Schalke 04. E proprio durante l'incontro di champions league fra Basilea e Schalke, gli attivisti hanno srotolato uno striscione per protestare contro le attività di trivellazione del gigante dell'energia russo nell'artico. Di fronte alle tv di tutto il mondo.

    Last Post by Filippo Foti il 2 Oct. 2013
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  4. Fracking sì fracking no. Intanto gli USA sorpassano la Russia.

    By Filippo Foti il 3 Oct. 2013
    +1   -1    0 Comments   43 Views
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    Gli Stati Uniti stanno sorpassando la Russia come il più grande produttore di petrolio e gas da fracking. Ma un sondaggio svolto il mese scorso dal Pew Research Center, ha rilevato che l'opposizione al maggiore uso di fracking è salito dal 38% al 49% negli ultimi sei mesi.



    Un cambiamento che sta rimodellando i mercati ed erodendo il peso dei paesi ricchi di energia tradizionale. Lo scrive ieri 02 ottobre 2013 il Wall Street Journal e nell’articolo si legge che il sorpasso è già iniziato.

    La produzione di energia degli Stati Uniti è stata in aumento negli ultimi anni, una rimonta alimentata dal fracking per ricavare gas e petrolio da scisto che era inimmaginabile dieci anni fa. Al Wall Street Journal l'analisi dei dati globali mostrano che gli Stati Uniti sono sulla buona strada per superare quest'anno la Russia come il più grande produttore al mondo di petrolio e gas combinato, se non lo ha già fatto.

    Comunque la Russia ha lottato per mantenere la sua produzione di energia e deve ancora far uso di tecnologie come la fratturazione idraulica, che hanno incrementato le riserve americane.

    "Questo è un significativo susseguirsi degli eventi", ha detto Adam Sieminski, capo della US Energy Information Administration. "Questa è una nuova era per pensare a nuove condizioni di mercato ed alle opportunità create da queste condizioni."


    Secondo i dati della VIA e l'Agenzia internazionale per l'energia, gli Stati Uniti a luglio hanno prodotto l'equivalente di circa 22 milioni di barili al giorno di petrolio, gas naturale e relativi combustibili. Le previsione di Mosca per il 2013 sono di circa 21,8 milioni di barili al giorno.


    Le importazioni statunitensi di gas naturale e petrolio, negli ultimi cinque anni, sono scese rispettivamente del 32% e 15%, riducendo il deficit commerciale degli Stati Uniti. E dal momento che gli USA sono grandi consumatori di energia, il passaggio a produrre più del suo petrolio e del gas ha lasciato consistenti forniture di carburante a disposizione per altri compratori. Nazioni che si affidano a spacciare petrolio per la loro forza economica e politica diminuendo di conseguenza il potere di mercato. I prezzi del petrolio finora rimangono elevati, chiudendo tuttavia ieri a 104,10 dollari ...

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    Last Post by Filippo Foti il 3 Oct. 2013
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  5. Fukushima: altro incidente...

    By Filippo Foti il 3 Oct. 2013
    +1   -1    1 Comments   59 Views
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    Un nuovo allarme dalla centrale giapponese di Fukushima.


    Euronews, il canale all news più seguito in Europa.

    Un nuovo allarme dalla centrale giapponese di Fukushima.
    Il gestore dell'impianto ha reso noto che da uno dei serbatoi di stoccaggio si è verificata una massiccia perdita di acqua radioattiva stimata di 23 tonnellate.

    Non è esclusa la possibilità che l'acqua riesca a riversarsi nell'Oceano Pacifico anche se l'incidente si è prodotto in un sito diverso dal quale lo scorso agosto sono fuoriuscite 300 tonnellate di liquido contaminato, finito in gran parte in mare.

    Nel paese aumentano le preoccupazioni. Malgrado siano state installate barriere di contenimento per evitare perdite.

    L'acqua altamente contaminata è fuoriuscita all'esterno, il secondo incidente del genere in meno di due mesi. Le misurazioni effettuate su una porzione di acqua riversata hanno mostrato una concentrazione di sostanze radioattive pari a 200.000 becquerel per litro di isotopi radioattivi beta-emittitori, tra cui lo Stronzio 90; mentre all'interno del serbatoio il livello di contaminazione è di 580.000 becquerel per litro.

    Il limite legale per lo stronzio 90 è di 30 becquerel. I tecnici della Tepco valutano provvisoriamente che siano stati riversati 430 litri di acqua. La società sta utilizzando serbatoio costruiti frettolosamente per contenere l'eccesso di acqua da raffreddamento scaricata sopra i danneggiati reattori di Fukushima Daiichi, dove tre unità subirono crolli ed esplosioni di idrogeno.
    Last Post by olivari lamberto il 4 Oct. 2013
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  6. Abitavo una terra antica

    By Filippo Foti il 4 Oct. 2013
    +1   -1    0 Comments   32 Views
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    ...una di tante nate e non nate …


    Giusy Staropoli Calafati


    Bovalino, 27 Luglio 2013, "Pericle d'oro" per la poesia.


    MOTIVAZIONE: "Poetessa calabrese dal verso semplice e struggente, trova spazio per la poesia anche in un sud così estremo, narrando una Calabria che merita di essere raccontata in tutta la sua crudezza e la bellezza che porta in dote dalla nascita"



    ABITAVO UNA TERRA ANTICA ( finalista premio Fabrizio De Andre'- Roma 2012) (menzione d'onore premio città di Benestare 2012)


    Abitavo una terra antica;

    una di tante nate e non nate …

    La terra delle spine e del sangue,

    il podere delle arance e degli ulivi,

    la casa della lira, la mamma degli zampognari.

    Abitavo, seduta

    sopra troni d’argilla

    dirimpetto al suo sole.

    E si disabitavano i suoi fianchi,

    poco a poco.

    La terra dei miti,

    io abitavo;

    delle sirene al canto,

    dei pascoli grecanici,

    dei fuochi alla montagna

    dei suoi briganti al passo.

    La terra inconclusa

    fino all’Africa lontana,

    era la mia terra!

    Tramontava sulle bocche dei boschi

    e s’accigliava, dentro i letti dei fiumi.

    Abitavo sotto cieli rampanti,

    la terra delle zolle rimosse

    tra gli slarghi sdossati dal tempo,

    e ricamavo su filati di ginestra,

    il sapore senza tempo dei loricati,

    che come anarchici, sedevano in alto,

    in cima al suo cielo.

    E ancora …

    Abitavo la terra dei muli,

    degli arcani pensieri,

    di poste recitate in salmi antichi.

    Abitavo senza riti,

    la notte apotropaica della terra

    che mentre si bruciava le mammelle

    al fuoco,

    il lupo, lapidava la sua storia

    e profanava, gli avi dalla tana.

    Abitavo una terra antica;

    una di tante nate e non nate.

    La terra dei mari perpetui,

    dei greggi religiosi e dei pastori.

    La terra del pane e del vino,

    della mietitura e della mietitrice.

    La biblioteca del contadino

    io abitavo.

    L’abitavo e custodivo

    sotto pietre e nel vento,

    origini lontane di uomini;

    millenni di volti ancora vivi,

    pregh...

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    Last Post by Filippo Foti il 4 Oct. 2013
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  7. Tu, te la tiri?

    By Filippo Foti il 5 Oct. 2013
    +1   -1    0 Comments   9 Views
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    Spulciando nel web per portare un poco di allegria. Per quelle che se la tirano, from Antonio Nati.




    Scorrere freccia > per leggere la storia. ;)
    Last Post by Filippo Foti il 5 Oct. 2013
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  8. Tassa di possesso imbarcazioni: rimborsi ed incertezze.

    By Filippo Foti il 5 Oct. 2013
    +1   -1    0 Comments   81 Views
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    E' di alcuni giorni la notizia di un potenziale rimborso da parte dello Stato ai diportisti che nel 2013 hanno versato anche per le imbarcazioni sotto i 14 metri la tassa di possesso.


    L'agenzia delle entrate sta lavorando per rimborsare ai diportisti possessori di imbarcazioni tra i 10 e i 20 metri gli importi non dovuti dopo l'entrata in vigore della modifica della tassa di possesso. Lo ha annunciato il direttore Attilio Befera intervenendo ad un convegno al salone nautico internazionale di Genova.


    In luglio, infatti, la tassa sul possesso è stata abolita per le imbarcazioni sotto i 14 metri e dimezzata per quelle tra i 14 e i 20 metri, mantenendo gli 'sconti' per la vela e la vetustà dell'imbarcazione.


    ''Stiamo lavorando per il rimborso " ha detto Befera -. Ci sono ancora piccoli dubbi di interpretazione e nei prossimi giorni scatterà il provvedimento per il rimborso. Il direttore dell'agenzia delle entrate ha affermato che ''il fisco vuole essere amico della nautica'' e che ora sta prendendo forma ''un modo diverso di considerare la nautica, non solo come elemento di prelievo ma come elemento di sviluppo del paese'', la barca ''non più come indice di ricchezza ma come indice di produzione."

    Un altro provvedimento a favore del settore è l'introduzione della cedolare secca del 20% sul noleggio occasionale (non superiore a 42 giorni) della propria barca da parte del diportista, esattamente come per l'affitto delle case.

    Source:(ansa).
    Last Post by Filippo Foti il 5 Oct. 2013
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  9. Buongiorno a tutti!

    AvatarBy lele1971 il 6 Oct. 2013
    +1   -1    1 Comments   32 Views
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    Un saluto dall' ultimo approdato!
    Ho 42 anni e sono di Biella, navigo nel Tirreno e il mare è parte del mio DNA.

    Ho scoperto questo spazio grazie ad Harley che ringrazio per l' accoglienza.

    champagne-toast
    Last Post by Filippo Foti il 7 Oct. 2013
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  10. TEPCO in Giappone prevede di riavviare due reattori nucleari.

    By Filippo Foti il 7 Oct. 2013
    +1   -1    0 Comments   44 Views
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    TEPCO, il gestore dell'impianto di Fukushima, criticato e contestato nella sua gestione del disastro, ha presentato una domanda per aprire due nuovi reattori. La lezione evidentemente non gli è bastata!


    Tepco non è l'unico operatore ad aver depositato una causa, mentre una cinquantina di reattori nucleari giapponesi sono ormai a un punto morto. Gli operatori per dimostrare che i loro motori sono conformi alle nuove norme di sicurezza prima di riutilizzarli li vogliono riattivare, mentre i giapponesi sono ancora traumatizzati dalle conseguenze del disastro nucleare di Fukushima.

    Kashiwazaki-Kariwa


    L'arresto dei reattori nucleari ha portato a costi aggiuntivi legati alle centrali termoelettriche, a causa di un aumento degli acquisti di petrolio e gas che li alimentano. Osservazioni sono ora in corso in una decina di centrali nucleari in tutto il paese, tra cui il più grande impianto del paese, l'impianto di Kashiwazaki-Kariwa, situato a nord-est dell'arcipelago. Il governatore della Prefettura di Niigata, che finora ha posto il veto recentemente autorizzato il lavoro di conformità. Il futuro del Giappone è ancora il nucleare?

    Last Post by Filippo Foti il 7 Oct. 2013
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