PROFUMODIMARE: TERRA, MARE, NATURA, CAMBIAMENTO CLIMATICO, BIODIVERSITÀ, TRANSIZIONE ECOLOGICA

Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica


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DISCUSSIONI RECENTI

 




  1. "Gas di scisto" ovvero "shale gas" questa l'alternativa per non dipendere da
    Esaminiamo i progressi ottenuti nella estrazione e chi si oppone e perchè!

    By Filippo Foti il 2 Jan. 2011
    +1   -1    0 Comments   743 Views
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    "Gas di scisto" ovvero "shale gas" questa l'alternativa per non dipendere dal petrolio: esaminiamo i progressi ottenuti nella estrazione e chi si oppone e perchè!





    È una risorsa conosciuta da parecchi anni, ma solo in questi ultimi tempi la tecnologia è avanzata a tal punto da rendere i costi di produzione tali da permettere alle nazioni investimenti importanti. Si trova in tutto il mondo tanto da potere togliere l’esclusiva alle nazioni che ora hanno in mano le riserve dei gas naturali più importanti.
    Lo scisto è un sedimento da cui si estrae un gas naturale detto appunto “gas di scisto”. Il termine scisto in petrografia indica una roccia metamorfica a grana medio-grossa caratterizzata da una tessitura scistosa abbastanza marcata, cioè tendente a sfaldarsi facilmente in lastre sottili. Lo scisto è il risultato della trasformazione di argilla sottoposta ad alte pressioni e temperature nella quale i cristalli micacei (che rappresentano generalmente circa il 50% dello scisto) si ordinano in una direzione precisa creando delle falde dette appunto piani di scistosità.
    Altri minerali che compaiono spesso negli scisti sono il quarzo ed i feldspati. Lo scisto può essere di vari tipi a seconda della presenza più o meno marcata di vari minerali:




    scisto argilloso



    Scisto bianco: a causa della colorazione chiara dovuta alla presenza di talco e calcite - Scisti cristallini - Scisti bituminosi - Scisto verde - Scisti argillosi. Il termine è spesso usato in contrapposizione a gneiss, altra roccia metamorfica la cui scistosità è invece poco accennata.
    Secondo Amy Myers Jaffe del giornale Wall Street Journa, questo gas , è destinato a rivoluzionare il mercato dell’energia nei prossimi anni.
    Sarà una scoperta in grado di cambiare gli scenari energetici mondiali? Cercheremo ora di capire se ciò sarà veramente possibile. Prenderà il posto del petrolio? Ovvero non sarà mica vero che, per quanto attiene lo scirto, non è poi “ tutto oro quello che luce”?
    Un nuovo carburante naturale dunque, l'oro nero dopo il petrolio. Il "gas di scisto" è il sogno di molte aziende energetiche per liberarsi dalla dipen...

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    Last Post by Filippo Foti il 2 Jan. 2011
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  2. I danni che produce la plastica !

    By Filippo Foti il 4 Jan. 2011
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    I danni che produce la plastica: un sacchetto resta infatti nell'ambiente anche per secoli, da un minimo di 15 anni a un massimo di 1000 anni secondo l'Agenzia Europea per l'Ambiente





    ricerca notizie nel forum



    Basta scrivere plastica nel rettangolino posto sotto a Google "come nella immagine sopra riportata", spuntare subito dopo il cerchietto che appare bianco e farlo apparire blu e poi cliccare su cerca e vedrete quante volte abbiamo già trattato questo argomento che ora con i provvedimenti presi dal Ministro Prestigiacomo in merito al divieto dell'uso della palstica.... che ritorna d'attualità.A proposito cogliamo l'occasione per informarvi che allo stesso modo digitanto un termine che vi interessa sul questo rettangolino potrete trovare i risultati di ciò che il nostro forum ha trattato nello specifico.
    E veniamo a noi.

    https://profumodimare.forumfree.it/?t=52944266

    Se cliccate su questo link, leggerete il comunicato del Consiglio dei Ministri che ha confermato lo stop all%­u2019utilizzato dei sacchetti di plastica dal 1 gennaio 2011, senza proroghe.Nello stesso documento si legge: ..... "perché il provvedimento possa però produrre risultati concreti, è necessario [ e ] il coinvolgimento pieno degli operatori commerciali, della piccola e della grande distribuzione, perché [facciano esperimenti] su larga scala sistemi di trasporto alternativi ai sacchetti di plastica, e dei cittadini%­u201D.
    Se, e mi rivolgo ai meno pratici dei forum, userete il sistema di cui sopra, conoscerete molte cose in merito alla "plastica" ed agli effetti devastanti che provoca alla natura ed agli oceani.
    Ora, in seguito a questo provvedimento della Prestigiacomo, sicicilana doc e perciò molto sensibile alla problematica ambientale che interessa anche e soprattutto il nostro bel Mediterraneo, dicevamo non possiamo non approfondire questa problematica, in quanto c'è chi si ostina in "rete" ad affermare che questo provvedimento sarà inutile, per questo e per quest'altro senza però entrare nel merito del nostro amato mare.
    Noi pertanto sfidiamo occasionali lettori di questa pagina del forum a voler anche controbattere alle nostre tesi che poi sono quelle che scrivono quanto forse per interessi opposti a quelli ambientali, alle quali va comunque il nostro rispetto, ma eminenti scienziati che fanno della ricerca oltre ad una fonte di lavoro anche una missione.
    Dato allora che dal 1° gennaio scorso sono stati messi al bando, un divieto che doveva attuarsi all'inizio del 2010 ma ch...

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    Last Post by Filippo Foti il 4 Jan. 2011
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  3. Riceviamo e pubblichiamo: da Angela

    By Filippo Foti il 4 Jan. 2011
    +1   -1    0 Comments   9 Views
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    Last Post by Filippo Foti il 4 Jan. 2011
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  4. Barracuda a Portofino: non è un miraggio d'inverno, ma un incontro possibile nei mari italiani.

    By Filippo Foti il 4 Jan. 2011
    +1   -1    1 Comments   292 Views
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    Barracuda : non è un miraggio d'inverno, ma un incontro possibile nei mari italiani.Avvistati nell'Area Marina Protetta di Portofino.







    Conosciamoli meglio:

    Specie: Sphyraena sphyraena;
    Famiglia :SPHYRAENIDAE;
    Ordine: Perciformes;
    Classe: Actinopterygii.



    Sphyraena viridensis : specie tropicale che sta popolando le acque del mediterraneo.
    Il barracuda mediterraneo è detto "barracuda dalla bocca gialla".


    Con un muso conico, ha forma affusolata. Il corpo è coperto da piccole squame. La bocca, con mandibola molto prominente e poco protrattile, è dotata di due file di denti molto acuminati; altri denti sono presenti sul palato. Il mascellare non raggiunge il margine anteriore dell'occhio.
    Le pinne dorsali sono distanziate fra loro. La prima è piccola e formata da 5 raggi spinosi; ha una forma triangolare ed è inserita a metà corpo, leggermente prima delle ventrali. La seconda dorsale ha origine nell'ultimo quarto del dorso, leggermente prima dell'anale. Le pettorali sono piccole e distese all'indietro e non raggiungono l'inizio delle ventrali. Le ventrali sono anch'esse piccole. La pinna caudale è profondamente forcuta, con lobi appuntiti.
    Il colore del corpo è verde-bluastro, dorsalmente tende al bruno scuro e lungo i fianchi ha sfumature bluastre, anche verso i fianchi, che diventano bianco-argentei andando verso la zona ventrale. Lungo i fianchi compaiono le caratteristiche 20-22 bande scure, più evidenti negli esemplari più grandi. Le pinne ventrali hanno il margine anteriore biancastro. L'interno della bocca è giallastro, da cui il nome in italiano.


    sphyraenidae barracuda

    E' un pesce pelagico che si raduna in banchi numerosi, ma a volte si avvicina molto alla costa, specie di notte, anche in fondali molto bassi. Si nutre di vari specie di pesci ed a volte anche di calamari e totani. Si riproduce in primavera-estate e le uova sono pelagiche. Le carni sono variamente apprezzate, da alcuni considerate buone e da al...

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    Last Post by ricciomare il 4 Jan. 2011
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  5. eccomi
    presentazione

    AvatarBy coma66 il 5 Jan. 2011
    +1   -1    2 Comments   32 Views
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    Sperando di fare cosa gradita, mi presento e vi saluto tutti;
    Mi chiamo massimo, sono un marchigiano purosangue, diportista a vela, a motore ed amante del mare da sempre in maniera viscerale e totale.
    Unico neo, non mangio il pesce...non chiedetemi il perchè.....

    Di nuovo, un saluto a tutti.
    Last Post by adel il 5 Jan. 2011
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  6. Sea Shepherd Conservation Society per fermare la distruzione dell'habitat degli oceani

    By Filippo Foti il 6 Jan. 2011
    +1   -1    0 Comments   303 Views
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    La Sea Shepherd Conservation Society per fermare la distruzione dell'habitat naturale degli oceani.



    image
    Paul Watson



    Costituita nel 1977, Sea Shepherd Conservation Society (SSCS) è un'organizzazione internazionale senza fini di lucro la cui missione é quella di fermare la distruzione dell'habitat naturale e il massacro delle specie selvatiche negli oceani del mondo intero al fine di conservare e proteggere l'ecosistema e le biodiversità. Sea Shepherd pratica la tattica dell'azione diretta per individuare, documentare ed agire per portare all’evidenza del mondo le pratiche illegali e impedirne le attività in alto mare. Salvaguardando la delicata biodiversità degli ecosistemi oceanici, Sea Shepherd opera per assicurarne la sopravvivenza per le generazioni future.Il Capitano Paul Watson, fondatore e attuale presidente dell'associazione, è un famoso e rispettato leader nelle questioni ambientaliste.


    image




    La Sea Shepherd, grazie alle sue navi, perlustra i mari investigando, documentando, facendo applicare le leggi in vigore, al fine di eliminare la caccia illegale alle balene, il taglio delle pinne degli squali (tecnica di pesca nota come “shark finning”), la caccia di frodo delle tartarughe, e altre attività illegali. Sea Shepherd ha attirato un’attenzione senza pari a livello internazionale sulla condizione del mondo marino mondiale, salvando innumerevoli vite.

    Campagna Mediterranea 2010
    L’operazione “Waltzing Matilda” avvenuta nei mari antartici contro le operazioni illegali di caccia alle balene si è ormai conclusa con un grande successo. Ma le navi di Sea Shepherd non avranno ancora riposo.L’intera flotta di Sea Shepherd, composta dalla Steve Irwin e dalla Bob Barker, stanno facendo rotta dagli Oceani del Sud per entrare in Mediterraneo. L’obbiettivo sara’ quello di individuare e fermare la pesca di frodo del Tonno Rosso.
    “Dobbiamo portare all’attenzione del pubblico internazionale il fatto che una delle specie marine piu’ a rischio, il tonno Rosso, è sull’orlo dell’estinzione per via dei pescatori di frodo, guidati dall’insaziabile richesta giapponese per questa specie marina” commenta il fondatore e presidente di Sea Shep...

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    Last Post by Filippo Foti il 6 Jan. 2011
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  7. Adriatico impoverito
    soluzione fattibile?

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    Mare a 360°
    By coma66 il 6 Jan. 2011
    +1   -1    6 Comments   726 Views
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    Buongiorno signori,
    mi chiamo Massimo Compagnucci, sono un amante del mare, diportista e ecologista comncretamente.
    Vivo in un paesino delle marche a 10 km da Civitanova e avendo la barca in porto, sento quello che dicono i pescatori professionisti, i pescatori subaquei,
    insomma vivo in diretta quello che i diretti interesati hanno da dire sulla situazione del nostro mare.
    Per farla breve è molto peggio di quello che sembra....L'Adriatico sembra destinato a diventare un mare sterile e vuoto dal punto di vista biologico, questo è dovuto al fatto che essendo un mare chiuso, le risosrse sono limitate e la pesca a strascico fa danni indiscussi.
    A questo si aggiunga che i pescherecchi che fino a dieci anni fa pescavano con a bordo motori da 250 hp, oggi li sbarcano e montano 1200hp, per trascinare reti ben piu lunghe e conseguentemente piu invasive.
    Non li biasimo, fanno il loro lavoro, ma qualcosa va fatto....
    di seguito una bozza di idea che sto proponendo ad associazioni di biologi, di ambientalisti....tutti si dicono daccordo ma......
    Ci vuole la sponsorizzazione politica.

    leggete e ditemi cosa ne pensate:


    Premesso che ormai tutti concordano che lo stato del mare adriatico sia al collasso dal punto di vista biologico, che tutti i sistemi finora adottati per il ripopolamento sono stati costosi e per nulla efficienti, che i pescherecci trainano reti sempre più lunghe e soprattutto di tipo a strascico. E ancora, che leggi e regolamenti quando vengono rispettate lo sono per le unità che battono bandiera italiana (al massimo Croata) e che ciclicamente ci sono le invasioni di lampare assai lesive dell’ecosistema marino:
    è ora di fare qualcosa che sia efficiente e nei fatti impossibile da eludere.

    È risaputo che le piattaforme petrolifere istallate al largo dell’Adriatico, con i loro tralicci sommersi, creano delle isole/reef artificiali dove la vita sottomarina è vigorosa e popolatissima da pesci di varie specie e grandezze che oramai è impossibile trovare altrove. Perché, allora, non sfruttare la capacità che ha il mare di trasformare un relitto ferroso in un’oasi di vita e nursery, zone dove nessuno per impossibilità oggettiva possa disturbare questo microcosmo? È logico che nessun peschereccio getterebbe le proprie reti sopra un relitto… Si potrebbero creare delle zone grandi un miglio quadrato lungo la batimetria dei 40 metri, usando delle vecchie navi in disuso dopo averle bonificate e spogliate di ogni sostanza pericolosa per l’ambiente e per gli eventuali subacquei. La batimetria dei 40 metri è pensata perché in massima parte risiede in acque territoriali e quindi facilmente gestibili, nonchè per il fatto che è una quota facilmente
    raggiungibile dai subacquei interessati a visitare i relitti.

    Ogni zona dovrebbe essere composta da 6/8 vecchie navi affondate in maniera che esse rimangano in verticale come se stessero ancora galleggiando. Va da sé che queste zone devono essere studiat...

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    Last Post by Filippo Foti il 14 Feb. 2011
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  8. La befana "subacquea" ad Alassio è arrivata dal mare

    By Filippo Foti il 7 Jan. 2011
    +1   -1    0 Comments   49 Views
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    La befana "subacquea" ad Alassio è arrivata dal mare





    alassio





    Ad Alassio, la Befana è arrivata dal mare, con pinne e maschera. E' stata "L’Epifania del subacqueo”, organizzata dal Circolo Nautico di Alassio con il patrocinio dell’Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Alassio a dare il via alla giornata di festa.


    pontile di bestoso





    Alle 10.30, la Befana Subaquea è arrivata sul litorale nei pressi del Pontile Bestoso, accompagnata da più di 50 sub, per distribuire dolcetti e carbone ai più piccini.



    Complesso Bandistico “Città di Alassio”




    Sul molo, accompagnata dalle note del Complesso Bandistico “Città di Alassio”, si è svolta la cerimonia di benedizione della corona d’alloro che i sub hanno posto sul Cristo degli Abissi, in fondo la mare, a poca distanza dall’Isola Gallinara, a 18 mt. di profondità.



    cristo degli abissi




    Ad assistere i sub, le barche del Circolo Nautico di Alassio e numerosi gruppi diving. La festa prosegue nel pomeriggio, dalle ore 15.30, nelle vie cittadine, con il Concerto itinerante del Complesso Bandistico Città di Alassio. Per i bambini, alle 16.00, in Biblioteca, nell’Angolo Morbido, ci sarà la Compagnia I Senzatetto, che animerà il pomeriggio con l’iniziativa Befanando.
    Last Post by Filippo Foti il 7 Jan. 2011
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  9. Volami dentro
    di Anna Bonarrigo

    By Filippo Foti il 7 Jan. 2011
    +1   -1    15 Comments   205 Views
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    Last Post by Francosedda il 25 Oct. 2011
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  10. In deroga alle normative comunitarie, la Spagna invece continua a pescare il bianchetto.

    By Filippo Foti il 7 Jan. 2011
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    In deroga alle normative comunitarie, la Spagna invece continua a pescare il bianchetto






    Nel nostro paese i paradossi legislativi sono all’ordine del giorno. Eccone uno certamente curioso e che contribuisce ad impoverire seriamente la popolazione ittica nei nostri mari. E’ la storia del Bianchetto.
    Si tratta di pesce azzurro di taglia piccolissima perché costituito da esemplari non ancora adulti che sarebbero diventati sardine, sgombri, saraghi, acciughe; pescati quando la loro misura non supera i tre centimetri, si presentano con un colore bianco latte.
    Dal mese di dicembre dell'anno scorso, in deroga alle normative comunitarie, la Spagna invece continua a pescare il bianchetto.In pratica in questo settore noi dipendiamo da loro.


    claudio burlando


    ll presidente della Regione Liguria Claudio Burlando ha scritto al Ministro Giancarlo Galan per ricordargli la segnalazione già precedentemente fatta ovvero per rappresentargli l'enorme preoccupazione dei pescatori liguri da sempre impegnati nella pesca di rossetti, bianchetti e cicciarelli.
    Una attività completamente ferma in attesa della determinazione da parte dell'Unione Europea, in particolare per la pesca dei rossetti che non dovrebbe avere problemi dal momento che, a suo dire, non causa alcun depauperamento del patrimonio ittico.
    "La notizia riportata dai giornali, prosegue il presidente, secondo cui questo tipo di pesca sarebbe già possibile in Spagna ha creato sconcerto nel settore, perchè non si capisce il motivo per cui, nonostante il piano di pesca speciale preparato da questa Regione, non sia possibile fare in Italia ciò che è possibile in un altro paese dell'Unione Europea.
    Last Post by Filippo Foti il 7 Jan. 2011
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