PROFUMODIMARE: TERRA, MARE, NATURA, CAMBIAMENTO CLIMATICO, BIODIVERSITÀ, TRANSIZIONE ECOLOGICA

Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica


AL SERVIZIO DEL PIANETA DAL 31. 01. 2010 - IL 19/2/2020 CI HANNO VISITATO 910 LETTORI









DISCUSSIONI RECENTI

 






  1. Cambiamento climatico e sconvolgimento nel settore della pesca a livello globale.
    Caratteri:12.524 - Tempo di lettura: 8,44 minuti

    +1   -1    0 Comments   53 Views
    .

    Si prevede che il riscaldamento delle acque oceaniche, a causa del cambiamento climatico, provocherà la migrazione delle specie ittiche a livello globale e soprattutto nelle piccole isole dell'Oceano Pacifico, creando complicate disuguaglianze nello sviluppo sociale ed economico nel settore della pesca.


    666_0



    Le catture nell'oceano Pacifico occidentale e centrale rappresentano oltre la metà di tutto il tonno rastrellato. Gran parte di questo pescato viene prelevato nelle acque di dieci piccoli territori in via di sviluppo, che per la sicurezza alimentare e lo sviluppo economico, dipendono in modo sproporzionato dagli stock di tonno disponibili. Sta di fatto che il cambiamento climatico sta colpendo duramente queste isole, dove il livello del mare sale quattro volte più velocemente rispetto alla media globale, e questo pesce è fondamentale per questi paesi.

    Le parti dell'accordo di Nauru - The Parties to the Nauru Agreement (PNA) sulla gestione della pesca che ha compreso inizialmente otto Stati è stato raggiunto l'11 febbraio 1982. Hanno fatto parte gli Stati Federati di Micronesia, la Repubblica di Kiribati, la Repubblica delle Isole Marshall, la Repubblica di Nauru, la Repubblica di Palau, lo Stato Indipendente di Papua Nuova Guinea, le Isole Salomone e Tuvalu. Nauru, tra i paesi più piccoli del pianeta, 12.511 abitanti nel 2021, ha spinto per un'azione a sostegno dei piccoli Stati insulari in via di sviluppo di fronte alla crisi climatica. Le (PNA) controllano la più grande pesca sostenibile del tonno con reti a circuizione e hanno lo scopo che i Paesi cooperino per gestire e sviluppare in modo sostenibile questa risorsa chiave.

    1b3


    Nel Pacifico occidentale e centrale, oltre agli otto Stati su menzionati, ce ne sono altri due che dipendono soprattutto dalla loro pesca per lo sviluppo economico e la sicurezza alimentare, al punto da essere considerati “dipendenti dal tonno” e sono le Isole Cook e Tokelau.

    Il futuro per gli stati delle isole del Pacifico sembra più promettente in scenari di minori emissioni di gas serra, che porterebbero a minori perdite di pescato e di sostentamento. La riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, in linea con l'accordo di Parigi, fornirebbe un percorso verso la sostenibilità e per le economie delle isole che sono tonno-dipendenti. Anche le organizzazioni regionali di gestione della pesca possono svolgere un ruolo nell'aiutare questi paesi per negoziare accordi atti a massimizzare i benefici economici, anche se la futura distribuzione del pesce potrebbe cambiare come vedremo in seguito.

    "È molto significativo, principalmen...

    Read the whole post...

    Last Post by Filippo Foti il 6 Jan. 2023
    .
  2. Strategia sui cambiamenti climatici, biodiversità, adattamento e mitigazione: due facce della stessa medaglia.

    +1   -1    0 Comments   54 Views
    .

    Cerchiamo di fare chiarezza sulle varie "COP", ovvero delle “Conferenze delle Parti”, per il clima e l’ambiente, che stanno disorientando molti cittadini del mondo.


    3_0_0


    Di COP, quest'anno, ce ne sono state tre:

    - Una per la biodiversità (COP 15), la più grande convenzione sulla diversità biologica, o biodiversità delle Nazioni Unite, adottato durante il summit di Rio de Janeiro nel 1992 ed è entrata in vigore nel 1993, ossia il summit dei paesi che hanno sottoscritto la Convenzione per la Diversità Biologica (Convention on Biological Diversity - CBD). La prima riunione ordinaria della Conferenza delle Parti della Convenzione sulla Diversità Biologica (COP 1) si è svolta a Nassau, Bahamas, 28 novembre - 9 dicembre 1994. La prima fase di COP 15 si è svolta invece virtualmente, dall'11 al 15 ottobre 2021 a Kunming in Cina;

    - Una per il cambiamento climatico (COP 27), che ha riunito dal 6 al 18 novembre a Sharm El Sheikh (Egitto) delegati di governi, istituzioni internazionali e rappresentanti della società civile per decidere sul futuro del clima e del pianeta e che non ha prodotto nessun risultato concreto;

    - E una per la fauna selvatica mondiale (COP 19), svoltasi da1 14 al 25 novembre 2022 a Panama, (Stato dell'America Centrale) le cui decisioni prese dalle parti entreranno in vigore 90 giorni dopo la fine della riunione, il 23 febbraio 2023.

    "La conservazione della natura e l'adattamento al cambiamento climatico sono due facce della stessa medaglia", (ovvero uno fa affidamento per aiutare l'altro n.d.r.), l'adattamento basato sull'ecosistema è una potente strategia che riconosce l'interconnessione delle agende della natura e del clima,"afferma Inger Andersen, direttore esecutivo del Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente.

    inger_andersen


    I collegamenti tra cambiamento climatico e sviluppo sostenibile, ovvero vivere nei limiti di un solo pianeta evitando uno sfruttamento eccessivo delle risorse ancora disponibili per l’umanità fino a lasciare a secco le future generazioni distruggendo i sistemi naturali, sono forti. Mentre il cambiamento climatico non conoscerà confini, i paesi poveri e in via di sviluppo, in particolare i paesi meno sviluppati, saranno tra quelli più colpiti negativamente e meno in grado di far fronte agli shock previsti per i loro sistemi sociali, economici e naturali. L'Intergovernmental Panel on Climate Change - IPCC - (Il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico) prevede che entro il 2080 milioni di persone saranno sfollate a causa ...

    Read the whole post...

    Last Post by Filippo Foti il 21 Dec. 2022
    .
  3. Summit sul clima: cazzeggi, ipocrisie ed ambigui rimandi. Un anno climatico perduto dopo Cop27.
    Caratteri: 33.375 - Tempo di lettura: 22,31 minuti

    +1   -1    0 Comments   35 Views
    .

    Nel 2023 Cop28 sarà ospitata da uno stato petrolifero, gli Emirati Arabi Uniti, è difficile immaginare molti progressi su una riduzione graduale dei combustibili fossili. Di Cop27, stendiamo un velo pietoso!


    jpg


    C'è un acceso dibattito a livello planetario sul fatto che i summit annuali sul clima possano davvero aiutare a salvare la Terra dal cataclisma climatico di origine antropogenica. Non ci si può aspettare nulla dai vertici sul clima nei resort di lusso e "balli in maschera" di leader trasformisti.

    I paesi ricchi, occidente compreso, stanno usando la COP27 solo per scaricare le colpe: l'avidità privata prevale sulla sopravvivenza dell'umanità. Se tutti i loro discorsi producessero un accordo concreto che contribuisse effettivamente a rallentare il riscaldamento globale, ridurre l'inquinamento, fermare il restringimento della foresta pluviale amazzonica e proteggere le specie animali e vegetali, potremmo perdonare ai partecipanti questo lusso. Ma è quasi certo che ciò non accadrà, perché in futuro ci saranno altri vertici sul clima a cui parteciperanno. Dove, una volta spenti i riflettori, possono mangiare e bere qualcosa di buono, darsi pacche sulla spalla, ridere e stringere nuovi affari che assicurino comodità e convenienza ad una cerchia sempre più ristretta di pochi eletti.

    Con la leadership che proclama soluzioni ambiziose e poi cambia comportamento non sarà possibile fermare il cambiamento climatico, servono decisioni politiche di tutti i paesi. Non possiamo raggiungere l'optimum per il clima e quindi salvare la vita sulla Terra, come alcuni sostengono, solo cambiando le nostre abitudini di consumo e stile di vita - anche questi cambiamenti sono necessari, ma non sono sufficienti. Finché il mondo continuerà a mettere al potere persone la cui agenda non include questo problema cruciale per la nostra sopravvivenza, non abbiamo alcuna possibilità di sfuggire alla trappola climatica che cui va incontro l'umanità.

    Allucinante, lo sponsor principale del 27° vertice sul clima è la Coca-Cola, il più grande inquinatore di plastica al mondo. Questo è, a dir poco, un brutto scherzo. Coca-Cola, secondo gli attivisti di “Break Free from Plastics”, un movimento globale che immagina un futuro libero dall'inquinamento da plastica, produce circa 120 miliardi di bottiglie di plastica all'anno prodotta a base di petrolio. "La sponsorizzazione della COP27 da parte di Coca-Cola è pura 'greenwash' (disinformazione diffusa, insomma spazzatura n.d.r.)", ha denunciato Emma Priestland, coordinatrice del movimento. "È sorprendente che un'azienda così legata all'industria dei combustibili fossili ...

    Read the whole post...

    Last Post by Filippo Foti il 20 Nov. 2022
    .
  4. I confini planetari secondo Johan Rockström
    Caratteri: 22.339 - Tempo di lettura: 25,36 minuti

    +1   -1    0 Comments   54 Views
    .

    I confini planetari sono soglie entro le quali l'umanità può sopravvivere, svilupparsi e prosperare per le generazioni a venire.
    Ma ben ventisette COP ancora non basteranno!


    165363699142165073__1_


    Johan Rockström, uno degli scienziati più influenti e citati al mondo da Clarivate Analytics (leader globale nella fornitura di informazioni e analisi affidabili per accelerare il ritmo dell'innovazione), è un navigato ricercatore che si occupa di sostenibilità, ambito scientifico in cui vengono analizzati i meccanismi che regolano il rapporto tra l’uomo e l’ambiente tentando di trovare e mettere in pratica soluzioni per uno sviluppo tollerabile e duraturo. Direttore e professore di scienze del sistema terrestre del “Potsdam Institute for Climate Impact Research” (Istituto per la ricerca sull'impatto climatico - situato nella città di Potsdam in Germania), Rockström ha ricevuto numerosi premi internazionali ed adempie le funzioni di consulente strategico per le istituzioni governative e per le imprese di tutto il mondo su questioni di sostenibilità, aprendo la strada al nuovo concetto dei confini planetari. Questa è la rappresentazione di una struttura di nove dimensioni ambientali discussa per la prima volta dagli scienziati nel 2009, quando hanno identificato i nove processi che sono rimasti straordinariamente stabili nel sistema Terra negli ultimi 11.700 anni.

    Il professor Johan Rockström ha aperto la strada alla struttura dei confini planetari, un controllo “sanitario” basato sulla scienza dei nove processi che mantengono il nostro pianeta stabile e resiliente. Nel suo discorso dell'11 ottobre 2022 al “Frontiers Forum” – una guida dove relatori virtuali, tra cui premi Nobel e altri scienziati di spicco mostrano e discutono progressi, paradigmi e tecnologie rivoluzionarie con responsabili politici ed innovatori di tutto mondo - Rockström ha presentato nuovi dati sullo stato di questi confini e sui punti critici del sistema terrestre. A questa sessione hanno partecipato oltre 2.400 rappresentanti di scienza, politica e affari di tutto il mondo. Il suo intervento principale è stato seguito da una discussione con esperti globali sulle implicazioni economiche e sociali del ripristino dei confini planetari.

    Rockström ha guidato lo sviluppo del quadro dei confini planetari, pubblicato per la prima volta nel 2009 e aggiornato nel 2015 e nel 2022, ed è anche un esperto di risorse idriche globali. Svolge attività di advisor sui temi dello sviluppo sostenibile in incontri internazionali tra cui il "World Economic Forum" (Riunione annuale del Forum economico mondiale) - dal 22–26 maggio 2022 si è svolta a Davos, Svizzera; e la Convenzione quadr...

    Read the whole post...

    Last Post by Filippo Foti il 12 Nov. 2022
    .
  5. COP26 un anno dopo: quanti progressi sono stati fatti?
    Caratteri:14501-Tempo di lettura: 9,91 minuti

    +1   -1    1 Comments   92 Views
    .

    Sebbene siano state firmate molte dichiarazioni e intrecciate discussioni significative, il mondo ha ancora molta strada da fare! Il primo dei fallimenti della COP26 riguarda le emissioni di CO2. Sarà utile COP27?


    inutile_utopia


    Dopo il rinvio di un anno a causa della pandemia di COVID-19, l'anno scorso i leader mondiali si sono finalmente riuniti in Scozia per il vertice della COP26, ed erano in molti che guardavano con aspettative ambiziose a cinque anni dalla storica COP21, sfociata nell'Accordo di Parigi. Poiché la COP27 dovrebbe iniziare a Sharm El-Sheikh dal 6 al 18 novembre 2022, riflettiamo sui risultati raggiunti dal vertice della COP26 e su come gli impegni non siano stati ambiziosi ma solo carta straccia. Esploriamo anche le aspettative della COP27 in un mondo che sta diventando sempre più consapevole delle conseguenze devastanti del riscaldamento globale e del conseguente cambiamento climatico.

    RIEPILOGHIAMO IL VERTICE COP26

    La COP26 si è svolta in mezzo alla diffusa preoccupazione globale per gli effetti del cambiamento climatico, con crescenti occorrenze di caldo estremo, riscaldamento ed acidificazione degli oceani, tempeste, innalzamento del livello del mare, scioglimento dei ghiacciai, distruzione dell'habitat e perdita di biodiversità. Le persistenti ramificazioni della pandemia globale di COVID-19 che ha posticipato la conferenza all'anno successivo, ha sollevato la posta in gioco e le aspettative per azioni e impegni di grande impatto nel corso della conferenza.

    L'IPCC “Intergovernmental Panel on Climate Change“ (il Gruppo Intergovernativo sul cambiamento climatico), prevede che entro il 2100 il livello del mare potrà arrivare fino a 1,1 metri più alto di quello attuale e nessuna riduzione delle emissioni potrà fermare gli impatti a breve e medio termine di questo disastro ambientale provocato dall’uomo. Secondo alcune proiezioni, entro la metà del secolo, quasi un miliardo di persone sarà esposto a rischi molto più elevati di inondazioni rispetto a quelle che già si verificano. Diamo un'occhiata ad alcune città con il maggiore potenziale impatto sul livello del mare e sulle inondazioni secondo il “Climate Change City Index 2050”.

    png


    ELENCO DI ALCUNI PAESI PIÙ A RISCHIO DI ECATOMBE

    Alcuni dati mostrano come, nei prossimi tre decenni, i cambiamenti di temperatura,...

    Read the whole post...

    Last Post by Enrico F. Amoroso il 14 Nov. 2022
    .
  6. È verosimile che il gigantesco cambiamento del clima stia aumentando a dismisura la pur naturale siccità.
    Caratteri: 9234 - Tempo di lettura: 6,18 minuti

    +1   -1    0 Comments   71 Views
    .

    In tema di siccità le nostre scelte di oggi, per quantomeno arrestare il gigantesco cambiamento del clima, avranno un grosso impatto su quello che accadrà nel prossimo futuro.



    Global_Warming



    Tre continenti: Cina, Stati Uniti, Europa nord-occidentale e nord-orientale dove la siccità è più rara, in questi ultimi anni, ed in particolare in quello in corso, sono stati interessati da calore estremo, umidità del suolo e carenza di piogge. Verosimilmente legati al cambiamento climatico, stanno prosciugando numerosi fiumi, mettendo l’agricoltura al tappeto e provocando incendi che annientano piante e animali acquatici.

    RISCHI E VULNERABILITÀ AL CAMBIAMENTO CLIMATICO


    Tutta la vita sulla Terra, dagli ecosistemi alla civiltà umana è vulnerabile al cambiamento climatico ed ora l'evidenza scientifica, ormai inequivocabile, dimostra che l’attuale riscaldamento globale causato dall’uomo, che è in aumento, sta avendo ovunque un notevole impatto sulla natura e sulla vita delle persone nonostante gli sforzi per adattarsi al cambiamento del clima. L’essere umano può sicuramente migliorare la situazione, basta considerare come i livelli di CO2 sono migliorati durante l'esplosione del Covid -19. Le nostre scelte di oggi avranno pertanto un grosso impatto su quello che accadrà nel prossimo futuro.

    Poiché il riscaldamento globale "madre" del cambiamento climatico, sta procedendo spedito, cosa aspettarsi per il futuro e quali saranno le perdite e i danni futuri se il calore eccessivo non può essere fermato e che sta riducendo la nostra capacità di potere disporre di cibo o fornire acqua potabile pulita?

    Le comunità più povere sono quelle più colpite dal cambiamento climatico poiché sono meno in grado di far fronte agli impatti crescenti che coinvolgono tra 3,3 e 3,6 miliardi di persone che vivono in un ambiente così caldo, come sottolinea l’IPCC nel suo rapporto su "Impacts, Adaptation and Vulnerability" (Impatti, adattamento e vulnerabilità) del surriscaldamento globale, sparsi in Africa, nell’Asia meridionale, in centro e sud America, nelle piccole isole e nell'Artico.

    png


    Il cambiamento climatico agisce come uno stress moltiplicatore in queste regioni dove le persone hanno un accesso limitato a bere acqua pulita, ai servizi igienici, alle strutture sanitarie o all’istruzione. Anche i mezzi di sussistenza delle persone sono fortemente dipendenti dal clima come l'agricoltura e la pesca che hanno un accesso lim...

    Read the whole post...

    Last Post by Filippo Foti il 14 Oct. 2022
    .
  7. Terra sempre più violentata dalla distruzione delle foreste e degrado ambientale.
    Caratteri: 10632 - Tempo di lettura: 7,15 minuti

    Tags
    Natura
    By Filippo Foti il 22 Sep. 2022
    +1   -1    0 Comments   85 Views
    .

    Nelle miniere industriali tropicali l’attività delle concessioni legali va oltre di quanto consentito nella deforestazione. L’illegalità galoppa ad un ritmo impressionante.


    Galamsey-e1648032151601-750x375

    Attività estrattive artigianali disumane dell'oro in Ghana su piccola scala illegale e degrado del suolo associato.


    Secondo un nuovo studio condotto da Stefan Giljum, capo del gruppo di ricerca per l'uso sostenibile delle risorse presso “WU - Vienna University of Economics and Business” (Università di Economia e Commercio di Vienna in Austria), alcuni paesi come Indonesia, Brasile, Suriname e Ghana, rappresentano l'80% di tutta la deforestazione tropicale collegata direttamente all'estrazione industriale. E ciò è dovuto alla spinta della rapida crescita che si sta intensificando dalla domanda di alcune importanti risorse minerarie.

    Stefan_Giljum_2

    Stefan Giljum


    Nelle foreste un tempo impenetrabili, in 2 paesi tropicali su 3, si sta verificando una allarmante estrazione su scala industriale di materiali come minerali di ferro, carbone, e oro che stanno provocando un feroce disboscamento, alla perdita delle macchie sempreverdi e della biodiversità, se si considerano gli effetti su un'area più ampia e al di là delle concessioni minerarie formali. L'estrazione artigianale è considerata una delle principali fonti di sostentamento per molte popolazioni rurali del Ghana. Tuttavia, l'aumento delle attività minerarie non regolamentate (galamsey) negli ultimi anni ha portato a un grave degrado del suolo, alla perdita di biodiversità, all'inquinamento dei corpi idrici e all'acidificazione dei suoli dannosi per l'ambiente biofisico e socioeconomico. Informazioni accurate sull'ubicazione e sulla scala di questi siti minerari sono necessarie affinché i responsabili delle decisioni agiscano attraverso attività di bonifica e ripristino.

    brasile_cina

    S/D: Deforestazione nell'Amazzonia brasiliana - Estrazione minerali di ferro e carbone in Cina.


    "Dobbiamo guardare oltre il recinto della miniera, ha detto l'autore principa...

    Read the whole post...

    Last Post by Filippo Foti il 22 Sep. 2022
    .
  8. Ondate di calore e inondazioni assassine: il cambiamento climatico è peggiorato nel 2022.
    Caratteri: 6.868 - Tempo di lettura: 4,55 minuti.

    +1   -1    0 Comments   68 Views
    .

    Parlando in un videomessaggio sul clima ai ministri di quaranta nazioni, lunedì 18 luglio 2022, António Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, con toni drammatici ha affermato che il mondo deve scegliere tra "azione collettiva o suicidio collettivo".


    clean-air


    Quest'estate è particolarmente preoccupante e dolorosa per il nostro pianeta. La situazione ecologica è così critica che il cambiamento climatico con conseguenze aggravate da ondate di caldo, incendi, e siccità di questi ultimi giorni in tutto il mondo, dimostra quanto sia urgente la situazione che definire aggravata è pleonastico.

    Questa situazione non sfugge ad António Guterres, segretario generale dell'ONU che continuamente pubblica dichiarazioni e videomessaggi con cui esprime la sua preoccupazione. La più recente è stata rivolta ai ministri di quaranta nazioni: “Le nazioni devono agire immediatamente. Azione collettiva o suicidio collettivo sono nelle nostre mani. Metà dell'umanità si trova nella zona di pericolo e nessuna nazione ne è immune. Eppure continuiamo ad alimentare la nostra dipendenza dai combustibili fossili”. Il segretario generale dell'ONU delinea le misure necessarie per affrontare l'inquinamento atmosferico e garantire un pianeta sano e sostenibile in occasione della “Giornata internazionale dell'aria pulita per i cieli blu che si è celerata il 7 settembre.

    ONDATE DI CALORE E INONDAZIONI ASSASSINE: IL CAMBIAMENTO CLIMATICO È PEGGIORATO NEL 2022

    Il 28 luglio 2022 la “General Assembly of the United Nations” (l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite), a stragrande maggioranza ha riconosciuto il diritto umano universale ad un ambiente pulito, sano e sostenibile. Natura sana, aria pulita ed un clima stabile è ormai un diritto dell’umanità. Il cambiamento climatico sta già colpendo gran parte della popolazione mondiale, con temperature sorprendentemente elevate, dall'Artico all'Australia. L'inquinamento atmosferico causato da incendi, veicoli ed industrie minaccia la salute umana. Le api e gli impollinatori stanno morendo in numero senza precedenti tanto che potrebbero forzare cambiamenti nella produzione delle colture e nella disponibilità di cibo. L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha anche invitato paesi, aziende e organizzazioni internazionali a intensificare gli sforzi per trasformarli in realtà.

    un_sg_guterres_0


    La dichiarazione non è legalmente vincolante, tuttavia è più di un atteggiamento morale lasciando...

    Read the whole post...

    Last Post by Filippo Foti il 9 Sep. 2022
    .
  9. La crisi idrica e il cambiamento climatico estremo provocheranno un'ondata di migrazione.
    Caratteri:11.211 - Tempo di lettura: 7,94 minuti

    +1   -1    0 Comments   69 Views
    .

    È troppo tardi ormai per limitare almeno siccità e crisi climatica? Non si possono fermare le persone affamate!




    mucca_morta_Jubaland

    La carcassa di una mucca giace nel villaggio di Dhoobley, colpito dalla siccità, vicino alla città somala di Kismayo, nello stato del Jubaland.



    LA CRISI IDRICA

    Secondo un'analisi dei dati di Copernicus, l’agenzia europea che si occupa di rilevazioni satellitari finalizzate alla tutela dell’ambiente, circa 125 paesi in sei continenti, ad eccezione dell'Antartide, hanno sofferto di siccità dal 10 al 22 agosto 2022. La siccità, che è in corso, segue la scia di un'ondata di caldo globale con circa 33 paesi nei cinque continenti che hanno segnalato ondate di caldo nel luglio scorso.

    In Europa e nel resto del pianeta fiumi e laghi si stanno prosciugando:

    - Nel nostro paese il fiume Po, che attraversa il nord Italia per oltre 650 chilometri, nelle zone che producono la maggior parte dei raccolti, sta affrontando un forte calo del livello dell'acqua, che ha influenzato l'irrigazione delle colture e l'acqua potabile. Il fiume è sceso al livello più basso degli ultimi 70 anni, colpendo gran parte della produzione agricola;
    - Il fiume Reno che attraversa cinque paesi nell'Europa centrale, dalle Alpi in Svizzera attraverso Germania, Liechtenstein e Francia fino ai Paesi Bassi. La sua situazione attuale ha il potenziale per colpire l'Europa dal punto di vista economico;
    - Il fiume Loira in Francia, il fiume più lungo del paese, ha visto il suo livello scendere drasticamente dopo che tutti i suoi affluenti si sono prosciugati, colpendo l'agricoltura, il turismo e la pesca, nonché la produzione di elettricità attraverso quattro centrali nucleari che utilizzano le sue acque per raffreddamento;
    - Il vigoroso fiume Danubio ha raggiunto uno dei livelli più bassi in quasi un secolo, esponendo gli scafi di dozzine di navi da guerra tedesche cariche di esplosivo affondate durante la seconda guerra mondiale vicino alla città portuale Brahovo nella Serbia orientale;
    - Ma la crisi della siccità dei fiumi non si limita all'Europa, sulla buona strada per essere la peggiore degli ultimi 500 anni; anche il fiume Colorado negli Stati Uniti, che fornisce acqua all'ovest americano e sfocia in Messico, soffre di un forte calo del flusso d'acqua. Una grave sicc...

    Read the whole post...

    Last Post by Filippo Foti il 4 Sep. 2022
    .
  10. Fulmini nelle tempeste sugli oceani vs fulmini nelle tempeste sulla terraferma.
    Caratteri: 5810 - Tempo di lettura: 3,84 minuti

    Tags
    Mare a 360°
    Natura
    By Filippo Foti il 31 Aug. 2022
    +1   -1    0 Comments   47 Views
    .

    Originale, ma vero: Secondo uno studio recente, le onde impetuose che provocano gli spruzzi graffianti tengono lontani i fulmini dagli oceani, inibendoli e riducendoli fino al 90%, mentre gli spruzzi (aerosol) più piccoli li aumentano. La dimensione delle particelle influisce anche sulle precipitazioni.


    spruzzi_1


    Una ricerca, guidata dal professor Daniel Rosenfeld e dal suo dottorando Zengxin Pan presso l'Istituto di Scienze della Terra dell'HUJI International, una delle migliori istituzioni di ricerca al mondo - fondata nel 1918 da importanti personalità come Albert Einstein, Sigmund Freud, Martin Buber e Chaim Weizmann che hanno pianificato il futuro con immaginazione e saggezza da sempre a beneficio dell'umanità - si è concentrata sul ruolo delle piccole particelle aerosol (nebulizzati in piccolissime particelle insieme ad altri sali marini e rimanere sospesi in aria) nel controllo della quantità di pioggia e fulmini prodotti dalle nuvole.

    Spruzzi_oceanici


    La loro ricerca è stata in grado di spiegare perché le forti tempeste oceaniche sono accompagnate da molti meno fulmini rispetto a quando un evento simile si verifica sulla terraferma. Hanno identificato che è lo spruzzo marino più grande e grossolano che riduce la quantità di fulmini fino al 90%, mentre gli spruzzi più piccoli aumentano i fulmini. La dimensione delle particelle dovute allo scoppio e il collasso delle piccole bolle sulla superficie del mare da circa 10 a 100 micron, influisce anche sulle precipitazioni. Pertanto, il loro lavoro mostra chiaramente che il ruolo degli aerosol nelle nuvole deve essere incorporato nei modelli climatici.

    Il prof. Rosenfeld si è concentrato sui modi in cui le emissioni antropogeniche di inquinamento atmosferico da particolato influenzano la composizione delle nuvole e i processi di formazione delle precipitazioni. I suoi principali mezzi di ricerca sono le misurazioni da aeroplani strumentati nelle nuvole in molte parti del mondo, accompagnate dal telerilevamento con radar e satelliti. Ha partecipato allo sviluppo di satelliti meteorologici e alle loro applicazioni negli Stati Uniti e in Europa. La sua ricerca ha prodotto una serie di scoperte, compresi i modi in cui l'inquinamento atmosferico può inibire la formazione di pioggia nelle nuvole e quindi diminuire le precipitazioni dalle nuvole poco profonde, ma rinvigorire l'intensità della tempesta, i fulmini e la grandine dalle nuvole profonde.

    1uoto_9


    I risultati hanno mostrato che gli spruzzi del mare sollevati dal...

    Read the whole post...

    Last Post by Filippo Foti il 31 Aug. 2022
    .
 
Grafica: Yolia   -   Code: El Gringo 89   -   Vieni a trovarci su www.ffmagazine.forumfree.it