PROFUMODIMARE: TERRA, MARE, NATURA, CAMBIAMENTO CLIMATICO, BIODIVERSITÀ, TRANSIZIONE ECOLOGICA

Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica


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DISCUSSIONI RECENTI

 






  1. Ever Given, la nave che ha mandato molte consorelle verso l’ex Capo delle Tempeste

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    Mare a 360°
    Storie
    By Filippo Foti il 31 Mar. 2021
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    A causa dell'incidente al Canale di Suez del “grattacielo” Ever Given, cattive notizie per le navi che hanno deviato verso Capo di Buona Speranza, ex Capo delle Tempeste, il confine fra Oceano Atlantico del Sud e Oceano Indiano. Saranno 28 giorni circa di maggiore navigazione.


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    La nave portacontainer Ever Given (della compagnia Evergreen), dimensioni di un grattacielo, che da martedì scorso 23 marzo è rimasta incagliata, nonostante precedenti tentativi falliti, grazie al picco dell'alta marea e ad una flottiglia di rimorchiatori, ad inizio settimana è stata finalmente liberata dalla riva sabbiosa del canale grazie al dragaggio di circa 30.000 metri cubi di sabbia. Al momento sono 113 navi portacontainer che transitano sul Canale di Suez dopo che Ever Given è tornato a galla. Con la riapertura del canale Maersk, il più grande armatore di navi mercantili nel mondo, ha invertito due navi erano dirette al Capo di Buona Speranza per evitare di aspettare a transitare nel canale.

    La larghezza della superficie del mare del canale è compresa tra 345 e 280 metri, però l’ampiezza navigabile è ancora più stretta, mediamente è di soli 130 metri. Non è difficile constatare che anche nella parte più ampia della superficie dell'acqua, la “Ever Given”, lunga 400 metri e larga quasi 60, avrebbe potuto navigare solo andando dritta non avendo spazio per invertire la navigazione.

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    La notte, tra sabato e domenica 28.03.’21 era stata oggetto di un nuovo tentativo per rimetterla a galla e sbloccare così il canale. Secondo una delle società che la gestiscono, ci si aspettava che la luna piena e l'alta marea, a causa degli effetti della gravità durante l’allineamento in linea retta della Terra, della luna e del sole, avrebbero portato al successo la missione che purtroppo non è riuscita.

    Ovviamente, non è stata solo la nave da carico per troppo lungo tempo intrappolata nel canale che ha messo in ansia larga parte di popolazione mondiale, è sufficiente considerare che giorno dopo giorno attraverso il Canale di Suez navigano centinaia di navi che vanno da nord a sud. Queste navi, di varia stazza, in numero assoluto supportano il 15% circa del commercio marittimo mondiale e nell'era della globalizzazione. Il canale è una delle principali arterie della logistica mondiale.

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    Last Post by Harley* il 1 April 2021
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  2. Il valore della saggezza indigena nella protezione dell'ambiente.

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    La visione olistica della saggezza indigena, una risorsa inestimabile per aiutare a rigenerare e rivitalizzare i paesaggi perduti.

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    È antiquato che gli indigeni, dopo venti anni dall'inizio del terzo millennio, vengano ancora etichettati come "incivili e rozzi". Paradossalmente, l'Istituto della enciclopedia italiana fondata da Giovanni Treccani il 24 giugno 1933, all’art.2 dello statuto recita: “L’Istituto ‘ha per oggetto’ (sarebbe stato meglio che fosse stato scritto “ha il fine, lo scopo, l’obiettivo, l’intento, il compito… n.d.r.”) la compilazione, l'aggiornamento, la pubblicazione e la diffusione dell'Enciclopedia Italiana di Scienze, Lettere ed Arti […]. Siccome un “oggetto” è l’aggiornamento, sarebbe auspicabile che la Treccani provveda di conseguenza. Comunque, procediamo a descrivere “l’oggetto” del post.

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    Le preoccupazioni per il degrado, l'erosione e la desertificazione che persistono sul nostro pianeta sono diventate critiche. In parte, queste preoccupazioni si basano sulle esperienze storiche della drammatica erosione del suolo durante il "Dust Bowl" degli anni '30 negli Stati Uniti, durante la quale i valori medi annui delle precipitazioni in questa regione furono sostanzialmente al di sotto delle medie a lungo termine e le temperature dell'aria erano nettamente più calde. “Dust Bowl” (da dust: polvere + bowl: ciotola) fu così chiamato originariamente in riferimento all'area geografica di terreno interessata dalla in cui la vegetazione fu persa e il suolo ridotto in polvere ed eroso, soprattutto a causa della siccità o di pratiche agricole inadeguate; oggi è solitamente usato per riferirsi a forti tempeste di polvere come appunto nell’evento storico della peggiore siccità che colpirono gli Stati Uniti centrali e il Canada tra il 1931 e il 1939, causate anche da decenni di tecniche agricole inappropriate e dalla mancanza di rotazione delle colture.

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    Mentre le analisi dei problemi di erosione e degrado del suolo oggi sono diventate più sofisticate, è chiaro che questi problemi, ben più compresi, continuano ad avere importanti conseguenze per la produttività agricola e pastorale, nonché per il funzionamento degli ecosistemi naturali.

    Si sovrappongono a questi problemi il cambiamento dell'uso del suolo e perdita di habitat, come la deforestazione ed includono lo sgombero delle foreste per l'agricoltura e la pastorizia, la trasformazione del suolo durante la crescita urbana, lo svilup...

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    Last Post by Filippo Foti il 6 Mar. 2021
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  3. È ormai imminente l'uso dell'elettricità anche per governare le eliche delle navi.

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    Mare a 360°
    Storie
    By Filippo Foti il 9 Feb. 2021
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    Mentre l’Europa si è fermata durante il primo blocco del Covid-19, i media hanno iniziato ad informare le persone, molto più di quanto non l’avessero fatto prima, di una riduzione dell’inquinamento nelle aree urbane e, solo successivamente, anche degli effetti positivi degli oceani e dei corsi d’acqua.


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    La nave totalmente elettrica "Yangtze River Three Gorges 1", un ennesimo gioiello della tecnologia cinese.


    Con le navi da crociera in banchina ed una generale riduzione del traffico marittimo, i mari e i fiumi non solo sono stati meno inquinati dalle emissioni dei motori a combustibili fossili, ma anche meno disturbati dal traffico marittimo, con conseguente minore abbandono dei sedimenti nel fondale marino e con il risultato di avere acque più limpide. Ciò ha permesso alla luce del sole di raggiungere la vita vegetale sottomarina, vitale per la catena alimentare acquatica. Il Copernicus Sentinel-2 dell’Esa ha catturato immagini di acque limpide come non sono state mai viste da decenni.

    La “United Nations Conference on Trade and Development”, ovvero la (Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo), il principale organo sussidiario permanente dell'Organizzazione delle Nazioni Unite operante nei settori del commercio, sviluppo, finanza, tecnologia, imprenditoria e sviluppo sostenibile, in un suo recente rapporto, ha riferito che tutte le navi cargo, di qualsiasi forma e dimensione, trasportano circa l'80% delle merci mondiali. E il trasporto attraverso gli oceani continuerà ad aumentare nei prossimi anni, del

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    Last Post by Filippo Foti il 9 Feb. 2021
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  4. Solo modificando il nostro rapporto con natura ci sarà futuro per la Terra e l’umanità

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    Come "Silent Spring" (Primavera silenziosa) il libro di Rachel Carson ha acceso il movimento ambientalista e la coscienza ecologista globale. L'attuale crisi ambientale e le future generazioni.


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    Scritto tra il ’58 e il ’61 del 20° secolo e pubblicato il 27 settembre del 1962, "Silent Spring" (Primavera silenziosa), di Rachel Carson, una biologa, zoologa statunitense, una “citizen scientist”, viene definita una pietra miliare nella storia dell'ecologica che avvicinò questa disciplina scientifica alla vita delle persone e nata prima che la scienza ambientale fosse pienamente considerata. "Silent Spring" diventa un “best seller” internazionale tra i libri che raramente vengono enumerati tra quelli che attengono le scienze ambientali che a fatica progredivano. Il libro della Carson, precorritore del movimento ambientalista, uscì a pochi giorni della fine della primavera, non per nulla “silenziosamente”, usando un linguaggio semplice ma saldamente consono alle evidenze scientifiche degli anni ’60 del 20° secolo. Usando un termine attualmente molto di moda, il suo libro diede lo spunto per cercare di mandare in lock down uno dei pesticidi più controversi, il DDT, che dall’illusione che l’uomo avesse trovato una formula chimica magica a “difesa” dell’ambiente, si passò quasi subito, alla presa di coscienza della sua pericolosità per la natura e per l’umanità.

    La Carson, senza mezzi termini, denunciò anche le lobby dell’industria petrolchimica americana colpevoli di diffondere veleni e disinformazione. Ed è stato proprio che all’inizio degli anni ’70 del 20° secolo si cominciò a parlare di sviluppo sostenibile, il nuovo paradigma tanto discusso ma anche ancora tanto “decorativo” per una politica energetica basata sulle risorse naturali e su uno sfruttamento sostenibile delle risorse che una Terra sempre più sovrappopolata non riesce più a garantire.

    Le prove del diffuso uso improprio di pesticidi chimici da parte delle istituzioni americane e dell'industria dopo la seconda guerra mondiale, hanno spinto Carson a parlare con riluttanza non solo della minaccia immediata per gli esseri umani e la natura non umana, derivante dall'esposizione chimica inconsapevole, ma anche a mettere in dubbio l’assunto della scienza che il dominio umano della natura era la strada giusta per il futuro. Ovviamente ci riferiamo a scienziati collusi con le istituzioni senza scrupoli.

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    Carson da bambina, mentre legge storie al suo cane Candy.


    RACHEL CARSON: TESTIMONE E VOCE DELLA NATURA

    Rachel Carson è stata la donna, unica tra gli esseri umani, che ha dato un nuovo corso alla storia del pianeta e dell'umanità intera. Nel 1941 prese vita il libro “Under the Sea Wind” (Sotto il vento di mare), in cui scrisse di come vide la vita su o sotto il mare per tre diverse creature, un resoconto avvincente delle interazioni di un uccello marino, un pesce e un'anguilla condivise in mare aperto. È stata una celebrazione dell'ecologia e di come la vita in mare aperto è condivisa

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    Last Post by Maurizio Marzolla il 25 Jan. 2021
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  5. Test condotti sulle api e pareri autorevoli smentiscono solo in parte la nocività dei pesticidi

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    Cattive notizie per le api, in quanto sono risultate vincenti le pressioni della National Farmers Union per concedere in alcuni paesi il via libera all'uso del thiamethoxam, un pesticida dannoso in agricoltura.


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    Malgrado da diversi decenni vari test condotti sulle api e sulla qualità del miele rivelano la contaminazione globale da pesticidi dannosi per la loro e nostra sopravvivenza, in diversi paesi del mondo le società di pesticidi, le loro lobby agricole alleate e politici corrotti usano la crisi della salute pubblica causata dalla pandemia COVID-19 come un'opportunità per cercare di fare buchi nella strategia “Farm to Fork”, ovvero dalla fattoria alla tavola, per una fiera, sana e rispettosa dell'ambiente il nostro cibo, la nostra salute, il nostro pianeta, il nostro futuro. Tradotto in parole povere: le lobby dei pesticidi e i giganti dell'industria alimentare, stanno facendo del loro meglio per fermare la riforma della PAC allineandosi alla nuova strategia Farm to Fork del Green Deal.

    Il “Department for Environment Food & Rural Affairs UK” (DEFRA) - (Dipartimento per l'ambiente, l'alimentazione e gli affari rurali del Regno Unito) - così come riporta in queste ultime ore tutta la stampa internazionale, “si è piegato alle pressioni della "National Farmers Union" affinché acconsenta all'uso di un pesticida altamente dannoso, il thiamethoxam, un neonicotinoide per il trattamento dei semi di barbabietola da zucchero in risposta al virus della barbabietola gialla”.

    Questo ennesimo oltraggio alla natura è stato denunciato

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    Last Post by Filippo Foti il 14 Jan. 2021
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  6. Alcuni paesi dell'UE sono disposti a raggiungere l'accordo sul clima ma cercano più denaro.

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    L'Unione europea, che cerca di raggiungere un accordo sul suo nuovo obiettivo climatico entro la fine dell'anno, non ha ancora soddisfatto i Paesi che cercano più denaro e soddisfacenti condizioni in cambio dell'impegno a tagli più netti delle emissioni.


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    Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Malta e Bulgaria, chiedono più garanzie, ma l'UE ha promesso di fissare un obiettivo più severo di riduzione delle emissioni quest'anno nell'ambito dell'accordo di Parigi sul clima, una mossa che il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha definito "essenziale" per gli sforzi globali per evitare il cambiamento climatico catastrofico.

    L'obiettivo è che i leader dei 27 Paesi dell'UE, che rappresentano il terzo più grande emettitore di gas serra al mondo, approvino il nuovo obiettivo in un vertice a Bruxelles del 10-11 dicembre prossimi. I leader dell'UE mireranno a concordare un nuovo obiettivo di riduzione delle emissioni dell'UE per il 2030. Ciò consentirà all'UE di presentare il proprio contributo aggiornato determinato a livello nazionale alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici entro la fine del 2020.

    I leader dell'UE che si incontreranno discuteranno, tra l’altro, oltre al cambiamento climatico anche di un ulteriore coordinamento su COVID-19, sicurezza e relazioni esterne. Gli attuali cambiamenti nel clima del pianeta stanno trasformando il mondo. Gli ultimi due decenni hanno incluso 18 degli anni più caldi mai registrati e gli eventi che, come scriviamo spesso, continuano a definirli estremi, come incendi boschivi, ondate di caldo e inondazioni che stanno diventando più frequenti sia in Europa che altrove.

    Gli scienziati avvertono che senza un'azione urgente, è probabile che il riscaldamento globale superi i 2° C rispetto ai livelli preindustriali entro il 2060 e potrebbe anche arrivare fino a 5° C entro la fine del secolo.

    Un simile innalzamento della temperatura globale avrà un impatto devastante sulla natura, determinando

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    Last Post by Filippo Foti il 7 Dec. 2020
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  7. Gli studi sul vaccino Covid-19 sono affidabili ed a che punto sono?

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    Coronavirus
    Storie
    By Filippo Foti il 7 Dec. 2020
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    I vaccini Covid-19 vengono sviluppati a velocità record, ma alcuni esperti temono che il processo di regolamentazione accelerato possa interferire con la ricerca in corso. Per saperne di più andiamo oltre oceano!


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    Pandemia da coronavirus ... ti distruggeremo!


    Anche dopo l'implementazione dei primi vaccini Covid-19, rimarranno interrogativi scientifici su come funzionano e su come migliorarli. Due grandi interrogativi: il primo è se le persone possono avere effetti collaterali rari o ritardati, il secondo è che potrebbero essere rilevati in studi a lungo termine con milioni di partecipanti.

    "La maggior parte degli effetti collaterali dei vaccini si verificano a breve termine", ha detto giovedì scorso 3 dicembre Kathleen Neuzil (sotto nel video documentiamo altro), direttrice del Center for Vaccine Development and Global Health, in un briefing della Infectious Diseases Society of America. "Ma non sappiamo molto sul COVID e sulle conseguenze a lungo termine".
    Le decine di migliaia di persone attualmente arruolate negli studi clinici dovrebbero essere monitorate per almeno due anni per determinare se i vaccini presentano effetti collaterali rari o ritardati. D'altra parte, Neuzil ha detto che i primi rapporti sull'efficacia suggeriscono "se possiamo ottenere abbastanza vaccini là fuori, possiamo avere un impatto su questa pandemia molto, molto rapidamente".

    Integrità normativa e valutazione della sicurezza e dell'efficacia dei vaccini. Tradotto in italiano.


    Kathleen Neuzil:

    […] Ma dobbiamo anche affrontare alti livelli di sfiducia e confusione nella comunità, mentre molto di questo deriva dalle caratteristiche di questa pandemia stessa del nuovo virus per il quale stanno emergendo rapidamente nuove prove che necessitano costante rivalutazione delle linee ...

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    Last Post by Filippo Foti il 22 Feb. 2021
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  8. Charles Darwin e la sua teorizzazione di come è iniziata la vita.

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    Natura
    Storie
    By Filippo Foti il 3 Dec. 2020
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    Fede e credenza nell'evoluzione non sono necessariamente in contrasto. L'intuizione di Charles Darwin quando ha teorizzato l'evoluzione per selezione naturale di come è iniziata la vita.


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    Lettera che Darwin scrisse il 1° febbraio 1871 al suo caro amico naturalista Joseph Dalton Hooke.


    PREMESSA:

    La credenza:

    Un'opinione o un giudizio di cui una persona è completamente persuasa, con idee, concetti che raccogliamo acquisendo informazioni ed esperienze con le nostre convinzioni che possono cambiare nel tempo man mano che acquisiamo più conoscenza e sperimentiamo più cose nel corso della nostra vita.

    La fede:

    Include le nostre convinzioni, non è un prodotto della riflessione ma è più grande e richiede azione. È certezza di cose che si sperano, dimostrazione di cose che non si vedono.
    Credenza e la fede nell'evoluzione sono necessariamente in contrasto? Secondo Papa Francesco, la risposta è no. In effetti, il papa ha recentemente riaffermato il punto di vista della Chiesa cattolica romana secondo cui "l'evoluzione in natura non è in contrasto" con l'insegnamento della chiesa sulla creazione, riportando il dibattito sulle origini umane nelle notizie.

    La Chiesa cattolica ha da tempo accettato - o almeno non si è opposta - alla teoria evoluzionistica. Papa Francesco non è il primo pontefice ad affermare pubblicamente che l'evoluzione è compatibile con gli insegnamenti della Chiesa. Lunedì 27 ottobre 2014 Papa Francesco è entrato nel controverso dibattito sulle origini della vita umana, affermando che la teoria del big bang non contraddiceva il ruolo di un creatore divino, ma addirittura lo richiedeva. "L'evoluzione in natura non si oppone alla nozione di Creazione, perché l'evoluzione presuppone la creazione di esseri che si evolvono", ha detto il papa.

    Già nel 1950, nell'enciclica “Humani Generis”, Papa Pio XII° disse che gli insegnamenti cattolici sulla creazione potevano coesistere con la teoria evoluzionistica. Papa Giovanni Paolo II° è andato un po' oltre il 22 ottobre 1996 nel messaggio inviato alla Pontificia Accademia delle Scienze, definendo l'evoluzione "più che un'ipotesi" suscitando l’irritazione di molti che evidentemente ignoravano il reale pensiero di Karol Józef Wojtyla. L’Uomo è voluto da Dio e non evoluto dal cieco caos. Nel messaggio, Giovanni Paolo II° ricorda gli insegnamenti di Pio XII° che, nell’Enciclica "Humani generis", considerava la dottrina dell’evoluzionismo come una "ipotesi seria" a condizione di non considerarla come una "dottrina certa” ma “compatibile con la fede cristiana".

    Comunque, nel rispetto della fede o credenza di chi legge, veniamo a conoscenza che in alcune note scarabocchiate ad un amico, il biologo Charles Darwin ha teorizzato come è iniziata la vita. Non solo probabilmente era corretto, la sua teoria era un secolo in anticipo sui tempi.

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    TEORIA DELL'EVOLUZIONE PER SELEZIONE NATURALE

    Charles Darwin nella sua teoria dell'evoluzione per selezione naturale, che spiega gran parte di ciò che sappiamo sulla vita sulla Terra, ha riflettuto anche su molte altre domande. In una lettera frettolosa a un amico,

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    Last Post by Filippo Foti il 3 Dec. 2020
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  9. Pandemia da coronavirus vs pandemia dell’informazione.

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    Coronavirus
    Storie
    By Filippo Foti il 27 Nov. 2020
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    Dove la pandemia incontra l'infodemia: occorre una saggia gestione dell’informazione in questo momento particolare che sta attraversando tutto il mondo a causa del coronavirus.


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    Mass media come giornali, riviste, radio, televisione; Social Network come: Facebook, YouTube, Instagram, Twitter, LinkedIn, e quant’altro reperibile su internet, e perché no anche ai vecchi e cari blog e forum come il nostro - che risalgono agli anni novanta, al cosiddetto web 1.0, una contrazione di “weblog“ - quest’anno non hanno fatto altro che tempestarci di notizie sul coronavirus, non solo per dovuta informazione, quanto per mettere in evidenza i danni arrecati all’economia nazionale e transnazionale. I media dovrebbero dare anche notizie giornaliere su come ridurre l’ansia eccessiva, ovvero curino l’aspetto psicologico delle persone e non solo forniscano dati allarmanti. Poco o nulla invece per smorzare i toni, pur nella drammaticità della pandemia, che sta determinando un “esaurimento da pandemia”.

    COVID-19 è una crisi globale che si è diffusa in tutto il mondo ad un ritmo che rischia l’insostenibilità. I mass media svolgono un ruolo enorme nella circolazione delle informazioni, influenzano il comportamento delle persone, possono contribuire anche a limitare la diffusione della malattia, come dare risposte contrastanti dando più importanza alla loro visibilità che alla serenità delle persone affogate da un eccesso di notizie che a volte si rivelano anche false.

    I mass media sono noti come uno dei mezzi di comunicazione più importanti, in quest'epoca, hanno il potere di calmare la gente e incoraggiare le persone ad agire positivamente, e viceversa, terrorizzare le persone e creare caos. I media aiutano ad accedere alle situazioni portando informazioni a dirigenti, responsabili politici e cittadini, e la rapidità aumenta con l'aiuto della quale le informazioni vengono raccolte, accumulate e fornite. Tuttavia, i media potrebbero essere ritratti come il male della società, ma devono aumentare la portata della positività. In una situazione di crisi, l'opinione pubblica è gravemente colpita, qui i media potrebbero controllare con positività le emozioni delle persone e della loro opinione. L'operatore dei media dovrebbe raccogliere informazioni solo da fonti credibili al fine di fermare i fatti confusi o contraddittori.

    Nel dicembre 2019 è emerso il nuovo patogeno che in poche settimane ha portato alla comparsa della più grande crisi sanitaria globale mai vista fino ad oggi. La rapida diffusione del COVID-19 a livello globale è diventata una fonte di preoccupazione pubblica e diverse incognite riguardanti questo nuovo patogeno hanno creato uno stato di panico causata anche, se non soprattutto, dalla cosiddetta “infodemia”, che vuol dire, più o meno, epidemia di cattiva informazione, allarmi, notizie false, ripetute e drammatizzate.

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    Last Post by Filippo Foti il 27 Nov. 2020
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  10. Covid-19: Negli Stati Uniti, inquinamento atmosferico, povertà e colore della pelle un rischio di più.

    Tags
    Coronavirus
    Storie
    By Filippo Foti il 5 Nov. 2020
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    Sono sempre più numerosi gli studi che si succedono per capire chi rischia di più di venire in contatto con il coronavirus. Povertà e persone che vivono ai margini delle grandi città, come gente di colore, presentano tassi di mortalità COVID-19 più elevati in presenza di inquinamento atmosferico da particolato.


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    Un importante nuovo studio, su oltre 3.000 contee negli Stati Uniti, ha rilevato una correlazione tra livelli più elevati di inquinamento atmosferico da particolato e tassi di morte più elevati da COVID-19.

    Perché è importante: COVID-19 può essere causato dal nuovo coronavirus, ma l'esito di un'infezione è influenzato da tutto, dall'età alla razza e all'ambiente. Comprendere la connessione tra malattia e inquinamento può aiutarci ad affrontare questi rischi in futuro. Il bilancio delle vittime incredibilmente diseguale del Covid-19 in America, un nero americano su 1.000 è morto a causa del Covid-19. Per i bianchi, è 1 su 2.100.

    Nel primo dibattito presidenziale, l'ex vicepresidente Joe Biden ha citato l'alto tasso di mortalità per Covid-19 per i neri americani per sostenere la sua tesi secondo cui il presidente Donald Trump non è stato buono per i neri americani.

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    Last Post by Filippo Foti il 5 Nov. 2020
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