PROFUMODIMARE: TERRA, MARE, NATURA, CAMBIAMENTO CLIMATICO, BIODIVERSITÀ, TRANSIZIONE ECOLOGICA

Profumo di mare: Terra, mare, natura, cambiamento climatico, biodiversità, transizione ecologica


AL SERVIZIO DEL PIANETA DAL 31. 01. 2010 - IL 19/2/2020 CI HANNO VISITATO 910 LETTORI









DISCUSSIONI RECENTI

 




  1. La transizione ecologica, quella energetica e la crisi climatica.
    11.198: Caratteri - 1.585: Parole - 7,20 minuti: Tempo di lettura

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    Solo le transizioni ecologiche ed energetiche possono conciliare la crescita economica e il perseguimento l'Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile di tutti i paesi del mondo.


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    Oggigiorno è impensabile scindere la transizione ecologica da quella energetica, considerando specialmente quanto la produzione energetica stessa derivi, per la sua grande maggioranza, da fonti di energia non rinnovabili e/o collocate all’estero: questo meccanismo da una parte fa sprecare risorse economiche per la compravendita di energia “estera” e dall’altra rinforza la grande opportunità di usufruire di una fonte che invece abbiamo disponibile gratuitamente e in abbondanza: il sole, quanto per citarne una. L’avvento di nuove forze della “circular and green economy” (Economia circolare e verde), un alleato strategico dello sviluppo sostenibile, ben si interfacciano e sono complementari a questa filiera già esistente.

    Le attività umane sono sul punto di generare una sesta estinzione di massa! Tuttavia, la biodiversità della fauna, della flora marina e terrestre, ovvero la ricchezza della vita sulla Terra, contribuiscono alla resilienza dei nostri ecosistemi di fronte al cambiamento climatico. La loro conservazione è imperativa perché ci forniscono servizi essenziali per la nostra vita quotidiana, l'approvvigionamento di risorse naturali e il benessere culturale. Cultura e benessere, coprono le differenze nazionali nella soddisfazione della vita e il ruolo dei fattori culturali nel produrre queste differenze. La cosiddetta cultura sussidiaria contribuisce al benessere collettivo: partecipare ad attività sociali e di volontariato migliora la qualità della vita, facilita la ricerca di un lavoro e riduce il rischio di povertà.

    La diagnosi del nostro attuale modello di sviluppo è chiara: si fa poco o niente per affrontare le disuguaglianze. Peggio ancora, partecipa all'aggravamento di queste, mentre degrada il nostro pianeta. Solo le transizioni ecologiche ed energetiche possono conciliare la crescita economica e il perseguimento dell'agenda sociale di tutti i paesi del mondo.

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    ECONOMIA CIRCOLARE

    I concetti di economia circolare ed economia verde condividono lo stesso principio: vale a dire, "adattare o trasformare l'economia attuale verso un'economia più sostenibile". Questo nuovo modello economico è stato sviluppato per sconfiggere il modello tradizionale basato sul principio “prendere, fare e smaltire”, chiamato anche “e...

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    Last Post by Filippo Foti il 17 Aug. 2023
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  2. Il colpo di calore miete vittime in tutto il mondo.
    Caratteri: 14.833 - Parole: 2.327 - Tempo di lettura: 10,58 minuti

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    L'emergenza climatica ha e continuerà ad avere profonde implicazioni per la salute dell'umanità che passa attraverso il rispetto dell'ambiente e per gli esodi forzati correlati al cambiamento climatico e alle catastrofi naturali. Le più grandi e potenti organizzazioni di lobbying aziendali della California, Big Oil e Big Gas continuano a farla da padroni.


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    Il colpo di calore, una forma di ipertermia accompagnata da una risposta infiammatoria sistemica che provoca una disfunzione multi-organo che può portare al decesso, è all’attenzione di meteorologi, medici ed istituzioni internazionali in tutto il mondo, con così tanti giorni consecutivi di caldo eccessivo. Raccomandano, pertanto, alle persone di limitare la loro esposizione all'aperto e di conoscere i segni premonitori del colpo di calore. In che modo il caldo estremo ha un impatto sulla mente e sul corpo?

    CONOSCERE I SEGNI

    Dalla forte sudorazione e vertigini agli spasmi muscolari e persino al vomito, gli esperti affermano che è probabile che il colpo di calore diventi più comune. Nei prossimi decenni, si prevede che l’umanità sperimenterà temperature più elevate e ovviamente colpi di calore più intensi. La più grave malattia correlata al calore si verifica quando il corpo perde la sua capacità di sudare. La pelle diventa calda e rossa e il polso accelera quando la temperatura corporea della persona sale a 39°C o superiore. Inizia con il mal di testa, insieme a nausea, confusione e persino svenimento.

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    Jon Femling


    Jon Femling, medico specializzato in medicina d’urgenza e scienziato presso l’Università del New Mexico, ha affermato che il corpo cerca di compensare pompando sangue sulla pelle per rinfrescarsi. E più una persona respira, più perde liquidi, diventando la pelle sempre più disidratata. Possono essere persi, durante la sudorazione, anche importanti elettroliti come il sodio e il potassio. "Quindi una delle prime cose che succede è che i tuoi muscoli iniziano a sentirsi stanchi mentre il tuo corpo inizia a deviare, e poi puoi iniziare ad avere danni agli organi dove i tuoi reni non funzionano, la tua milza, il tuo fegato. Se le cose si mettono davvero male, allora inizi a non irrorare il tuo cervello allo stesso modo", ha detto Femling.

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    Last Post by Filippo Foti il 7 Aug. 2023
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  3. "Inferno" in euromediterraneo per effetto del riscaldamento globale
    Caratteri (spazi esclusi): 10.640 - Parole: 1.916 - Tempo di lettura: 8,71 minuti

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    Il mese di luglio ’23 è di gran lunga il più caldo sul pianeta in circa 120.000 anni. Lo sostiene Copernicus e gli scienziati più importanti del mondo. Le ondate di calore di questa estate sono "virtualmente impossibili" senza il cambiamento climatico.


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    Mentre vaste aree di tre continenti cuociono sotto temperature roventi e gli oceani si riscaldano a livelli senza precedenti, gli scienziati di due autorità climatiche globali stanno segnalando prima ancora della fine di luglio che questo mese sarà di gran lunga il più caldo del pianeta mai registrato.

    Il caldo di luglio è già stato così estremo che è "praticamente certo" che questo mese supererà i record "con un margine significativo", ha affermato il servizio sul cambiamento climatico Copernicus dell'Unione europea e l'Organizzazione meteorologica mondiale in un rapporto pubblicato giovedì scorso. Queste temperature sono state correlate alle ondate di caldo in gran parte del Nord America, dell'Asia e dell'Europa, che insieme agli incendi in paesi come il Canada e la Grecia, hanno avuto un impatto importante sulla salute delle persone, sull'ambiente e sull'economia.

    Grafico di Carlo Buontempo


    Commento grafico Buontempo: Temperatura globale giornaliera dell'aria superficiale (°C) dal 1° gennaio 1940 al 23 luglio 2023, tracciata come serie temporale per ogni anno. Gli anni 2023 e 2016 sono mostrati con linee spesse ombreggiate rispettivamente in rosso vivo e rosso scuro. Altri anni sono rappresentati con linee sottili e sfumate secondo il decennio, dal blu (anni '40) al rosso mattone (anni '20). La linea tratteggiata e l’involucro grigio rappresentano la soglia di 1,5°C al di sopra del livello preindustriale (1850-1900) e la sua indeterminazione. Dati: ERA5. Credito: C3S/ECMWF.

    Carlo Buontempo ha al suo attivo un dottorato di ricerca in fisica presso l'Università dell'Aquila nel 2004, prima di trasferirsi in Canada per il suo post-dottorato e poi entrare a far parte del Met Office del Regno Unito. Buontempo ha lavorato presso l'Hadley Center for Climate Science and Services per quasi un decennio, dove ha guidato il team di adattamento climatico e il team di sviluppo dei servizi climatici. In questo ruolo ha guidato numerosi progetti riguardanti l'adattamento al cambiamento climatico e la modellazione regionale in Europa, Africa, Asia e Nord America. Ha sviluppato il sistema informativo settoriale di C3S, aiutando le imprese e i responsabili politici in settori come finanza, assicurazioni, energia, ecc. con servizi di dati ambie...

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    Last Post by Filippo Foti il 2 Aug. 2023
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  4. Qual è il rapporto tra musica e natura?
    Caratteri: 10.621 - Parole: 1.659 - Tempo di lettura: 7,54 minuti

    Tags
    Natura
    By Filippo Foti il 26 July 2023
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    La peculiarità della musica, quale linguaggio universale, nella vita umana e le sue radici nella natura.


    Didgerido

    Il didgeridoo veniva suonato dai popoli aborigeni come accompagnamento a danze e canti cerimoniali.


    Le nostre emozioni sono profondamente legate ai suoni musicali, mentre abbiamo anche una connessione emotiva profondamente radicata con la natura. La musica del mondo naturale ha fornito le basi per aspetti cruciali della nostra evoluzione umana, rendendo innate le nostre connessioni sia con la musica che con la natura.

    Suoni e ritmi sono una parte così intrinseca delle nostre vite che è difficile immaginare un mondo senza musica. È stata usata per comunicare e coordinarsi con gli altri per migliaia di anni, ma gli umani non sono stati la prima fonte di suoni. Uccelli, balene e persino pipistrelli e gli insetti ‘cantano’. Sono spesso definiti dal loro uso di schemi musicali per attrarre compagni, scoraggiare rivali o definire chi sono. Dalle ninne nanne all'hip-hop (o musica rap) – l’espressione più diffusa della comunità afro-americana negli ultimi decenni – abbiamo tutti un'affinità per la musica e beneficiamo dei modi in cui arricchisce le nostre vite.

    Le stagioni all'interno del regno della musica e della poesia, che raffigura la natura, sono un argomento di particolare popolarità. Compositori di epoche diverse della storia, così come di tante parti del mondo, hanno cercato di illustrare le loro prospettive delle stagioni attraverso la musica, comprese le emozioni che quelle stagioni suscitavano. La musica ha la capacità di aiutarci ad esprimere i legami emotivi che abbiamo nella connessione fra anime, e con e tra, la natura. I compositori hanno cercato a lungo di rappresentare le stagioni nella musica, combinando l'emotività mistificante della musica con le emozioni altrettanto sconcertanti suscitate dal mondo naturale in continua trasformazione.

    ANTONIO VIVALDI: LE QUATTRO STAGIONI UN CAPOLAVORO SENZA TEMPO DELLA NATURA.

    Sebbene molti compositori abbiano scritto brani per varie stagioni, le quattro stagioni di Antonio Vivaldi è un'opera senza tempo che ha catturato l'immaginazione di innumerevoli artisti e ascoltatori per secoli. C'è una poesia per ogni stagione: La Primavera ed estate: La primavera è arrivata e felice gli uccelli l'accolgono con gioioso canto ed i ruscelli scorrono al sof...

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    Last Post by Filippo Foti il 26 July 2023
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  5. Ultima spiaggia per il pianeta: limitare il riscaldamento globale a 1,5°C. con il miglioramento dei terreni?
    Caratteri (spazi esclusi): 21.289 - Parole: 3.649 - Tempo di lettura: 16,59 minuti

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    Nuove ricerche evidenziano che, per centrare l'obiettivo di riscaldamento globale di 1,5°C. in tutto il mondo, occorrono migliori tecniche agricole che potrebbero portare allo stoccaggio di 31 gigatonnellate di anidride carbonica all'anno. Un tentativo che, purtroppo, potrebbe risultare vano.


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    Secondo una nuova ricerca le tecniche agricole che migliorano la fertilità, le rese e strategie a lungo termine possono anche aiutare a immagazzinare più carbonio nei terreni, ma sono spesso ignorate a favore di tecniche intensive che utilizzano grandi quantità di fertilizzanti artificiali, in gran parte sprecati, che possono aumentare le emissioni di gas serra. Miglioramenti ai suoli agricoli marginali che sono stati abbandonati immagazzinerebbero abbastanza carbonio da mantenere il mondo entro +1.5°C.

    Data l'urgenza di prevenire le emissioni dovute alla deforestazione e all'aumento della domanda globale di cibo, il ripristino dei terreni agricoli abbandonati è altamente auspicabile. Il suo impressionante potenziale di sequestro del carbonio, insieme a questi benefici collaterali, lo rende una soluzione climatica essenziale.

    Secondo nuove stime effettuate dall’esperta ambientale Jacqueline McGlade, immagazzinare più carbonio nei 30 cm superiori dei suoli agricoli sarebbe fattibile in molte regioni in cui i suoli sono attualmente degradati. McGlade, co-fondatrice di “Downforce Technologies”, allevatrice di bestiame in Kenya, ora guida l'organizzazione commerciale che vende dati sul suolo agli agricoltori. La piattaforma utilizza dati globali disponibili al pubblico, immagini satellitari e strumenti di telerilevamento lidar (acronimo dall'inglese Laser Imaging Detection and Ranging) per valutare in dettaglio la quantità di carbonio immagazzinata nei suoli, cosa che ora può essere effettuata fino al livello dei singoli campi.

    "Al di fuori del settore agricolo, le persone non capiscono quanto siano importanti i suoli per il clima, ha affermato McGlade. Cambiare l'agricoltura potrebbe rendere i suoli carbon negativi, un processo che induce una rimozione permanente di CO2 dall'ecosistema, facendoli assorbire carbonio e riducendo i costi dell'agricoltura".

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    Al centro Jacqueline McGlade.


    L’esperta ambientale sostiene che gli agricoltori potrebbero affrontare un costo a breve termine mentre cambiano i loro metodi, allontanandosi dall'uso eccessivo di fertilizzanti artificiali, ma dopo...

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    Last Post by Filippo Foti il 13 July 2023
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  6. Antartide: patria del ghiaccio, dei pinguini e le dispute sul possesso e il controllo dei territori
    Caratteri: 29.261- Parole: 4.276 - Tempo di lettura: 32,46 minuti

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    Pretendenti dell'Antartide e il ruolo che svolge nella regolazione del clima globale. Le tendenze del cambiamento climatico antartico, già accertate, potrebbero alterare l'atmosfera, le piattaforme di ghiaccio, l'oceano e gli animali. L’Antartide ha un ruolo determinante per il destino del pianeta.


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    L'Antartide, il quinto continente in termini di superficie con 14.200.000 km quadrati, ha una specificità unica in quanto non ha abitanti indigeni nativi e, quindi, nessun governo. I primi esploratori, cacciatori di foche e balenieri dell'Antartico, quando le scoprirono tra la fine del 1700 e l'inizio del 1800, rivendicarono per i loro paesi le isole più vicine. Esistono, tuttavia, insediamenti umani indefiniti in quanto le dure condizioni di questo continente impediscono qualsiasi dimora permanente, dove scienziati e personale di supporto vivono per una parte dell'anno a rotazione. Pertanto non ci sono paesi in Antartide, e solo ricercatori nel periodo estivo nelle sue numerose stazioni di ricerca. Insieme al personale di ricerca composto da 1.100 a 4.400, di solito ci sono altri 1.000 membri aggiunti, tra cui l'equipaggio delle navi e gli scienziati che svolgono ricerche a bordo nelle acque della regione del "Trattato Antartico". Questi dati sono dedotti dal “CIA World Factbook”, (la guida completa dei fatti del mondo), che è la fonte autorevole su paesi, territori, oceani e altro ancora del mondo che mantiene una ripartizione aggiornata della popolazione dell'Antartide.

    ANTARTIDE PATRIA DEL GHIACCIO: DISPUTE SUI CONFINI

    Tra i firmatari originali del Trattato Antartico del 1959 ed entrato in vigore nel 1961 c'erano 7 paesi: Argentina, Australia, Cile, Francia, Nuova Zelanda, Norvegia e Regno Unito e da allora hanno aderito molte altre nazioni. Attraverso questo accordo, i paesi attivi in Antartide si incontrano ogni anno per discutere questioni diverse come la cooperazione scientifica, le misure per proteggere l'ambiente e le questioni operative. Si sono impegnati, altresì, a prendere decisioni all'unanimità affinché l'Antartide non diventi teatro o oggetto di discordia internazionale. Tuttavia, con alcune sovrapposizioni e rivendicazioni territoriali di alcuni paesi su alcune parti ed altri che affermano di riservarsi il diritto di avanzare rivendicazioni. Il Trattato Antartico mette da parte il potenziale conflitto sulla sovranità prevedendo che mentre il Trattato è in vigore nessun paese rafforzerà le rivendicazioni territoriali. Infatti le Parti del Trattato non possono presentare nuove rivendicazioni mentre il Trattato è in vigore.

    Queste rivendicazioni territoriali sono riconosciute solo dai suddetti sette stati, e non all'unanimità. Il Regno Unito, l'Argentina e il Cile accampano diritti sovrapposti e quindi non riconoscono le reciproche rivendicazioni. Come sotto nella figura, le rivendicazioni territoriali fatte dai sette stati sono di forma conica e si estendono verso l'esterno dal polo sud fino alla costa antartica. L'unica eccezione a questa regola è la rivendicazione norvegese, i cui limiti meridionali e settentrionali rimangono indefiniti. Stati Uniti, Russia, Perù, Uruguay ed altri si sono riservati il diritto di presentare un reclamo. Ma sembra che, ad oggi, non hanno presentato alcuna richiesta.

    IL SISTEMA DEL TRATTATO ANTARTICO

    Sebbene non siano una forma di rivendicazione territoriale, esiste comunque un numero significativo di avamposti di ricerca in Antartide. Ci sono 92 stazioni di ricerca stagionali e a tempo pieno gestite da 42 Stati (tutti membri del Sistema del trattato antartico) e scienziati e ricercatori compreso tra 1.000 e 4.000 perone. Il funzionamento di una stazione di ricerca non costituisce una rivendicazione territoriale ai sensi del Sistema del Trattato Antartico, che afferma: "Nessun atto o attività che si svolge mentre il presente Trattato è in vigore costituirà una base per affermare, sostenere o negare una rivendicazione alla sovranità territoriale in Antartide o creare alcun diritto di sovranità in Antartide”. Pertanto, molti stati gestiscono avamposti di ricerca nel territorio rivendicato da altri

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    Last Post by Filippo Foti il 25 June 2023
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  7. Tutto, ma proprio tutto o quasi, che c'è da sapere sul pesce manta.
    Caratteri: 12.379 - Parole: 1.946 - Tempo di lettura 8,85 minuti

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    Mare a 360°
    Natura
    By Filippo Foti il 9 June 2023
    +1   -1    0 Comments   192 Views
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    La manta, chiamata anche pesce diavolo, tra gli animali più grandi dell'oceano è una delle creature marine più affascinanti e maestose che vivono sulla Terra. L’intelligenza della nomade del blu.


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    Le mante, pesci cartilaginei, pelagici e nomadi degli oceani sono molto intelligenti e per lo più solitarie. A volte chiamate vacche marine, pesci diavolo o aquile di mare si trovano in tutti gli oceani del mondo ad eccezione delle gelide acque dell'Artico e degli oceani meridionali. Queste specie dalla lunga vita e lente a riprodursi, sono vulnerabili alla pesca eccessiva e vengono catturate per il loro proficuo commercio internazionale. C’è da dire che queste brillanti creature sono incredibilmente amichevoli con i subacquei e spesso nuotano in loro compagnia molto amichevolmente.

    MANTA: CARATTERISTICHE E HABITAT

    Caratteristiche: Dal cervello massiccio, questi pesci hanno il più grande rapporto con il peso corporeo rispetto a qualsiasi pesce a sangue freddo e mostrano un livello di intelligenza paragonabile a delfini, elefanti e primati;

    Distinte dalle razze: Le mante si sono evolute dalle razze, ma sono specie completamente distinte. A differenza delle razze, non possiedono una punta che può pungere e non sono abitanti del fondo;

    Due specie: Abbastanza recentemente, gli scienziati hanno determinato che esistono davvero due specie: la manta oceanica gigante, che è più sfuggente, e la manta della barriera corallina, che è più piccola e più comunemente conosciuta;

    Alimentazione unica: Questi pesci utilizzano tecniche creative per ottenere il massimo dall'alimentazione filtrata, inclusa l'esecuzione dei cosiddetti “rotoli a botte”, ovvero capriole,

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    Last Post by Filippo Foti il 9 June 2023
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  8. Steven Callahan: non sono un eroe, solo un marinaio sopravvissuto.
    Caratteri: 14.268 - Parole: 2.289 - Tempo di lettura: 10,21 minuti

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    Mare a 360°
    Natura
    Storie
    By Filippo Foti il 4 June 2023
    +1   -1    0 Comments   45 Views
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    Tutti gli accorgimenti ingegnosi e disperati che Steven Callahan ha usato per sopravvivere 76 giorni in mare aperto nell'Oceano Atlantico.


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    I 76 giorni alla deriva in mare di Steven Callahan - nato a Needham, Massachusetts, il 6 febbraio 1952 - sono una delle storie di sopravvivenza più sbalorditive di tutti i tempi.

    Suo padre Frank era un architetto che lo ispirò a disegnare fin dalla giovane età. Callahan ha avuto per la prima volta l’amore per il mare nei Boy Scouts. A 12 anni navigò fuori dalla vista della terraferma. A 16 anni faceva gite di un giorno da solo. All'età adulta, Callahan stava facendo viaggi costieri lunghi centinaia di miglia.

    Nel gennaio 1981, il 29enne Callahan salpò da Newport, Rhode Island, la capitale mondiale della vela, a bordo del suo sloop diretto alle Bermuda dirigendosi con il suo amico Chris Latchem verso la Cornovaglia, nel Regno Unito. In questa contea inglese, partecipò ad una regata velica ad Antigua, dove si riparò a La Coruña, in Spagna, per riparare la sua barca che era stata danneggiata come molte altre barche erano affondate a causa del maltempo. Callahan continuò la sua impresa navigando lungo la costa spagnola e portoghese prima di partire per El Hierro (Gran Canaria) al largo della costa del Marocco.

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    Lampuga: a questa specie di pesce, nel prosieguo del post lo chiamerà suo "amico", deve la vita!



    LE STRATEGIE DI SOPRAVVIVENZA OCEANICA DI CALLAHAN

    Il modo in cui Callahan è sopravvissuto è sia impressionante che inaspettato, poiché nulla è stato facile in quanto costantemente alle prese con nuove prove ed accadimenti. Ha dovuto superare enormi sfide fisiche e mentali solo per svegliarsi, mangiare e bere ogni giorno. E con squali e altri pesci che urtavano costantemente la sua piccola zattera, è un miracolo che Callahan abbia dormito.

    Di fronte a una situazione quasi senza speranza, Callahan scelse di sopravvivere e condividere la sua esperienza con il mondo attraverso libri e discorsi. Le strategie di sopravvivenza oceanica di Callahan non sono solo utili per chi si è perso in mare, ma per chiunque stia lottando per superare le immense difficoltà della propria vita. Queste tattiche mostrano quanto una persona possa lottare per sopravvivere.

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    Last Post by Filippo Foti il 4 June 2023
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  9. La nobile vita del mondo spirituale della pianta: come memorizza, comunica, risolve problemi e socializza.
    Caratteri:23.447 - Parole:3542 - Tempo di lettura:16,10 minuti

    La risposta delle piante alle attenzioni dell'uomo. Sostenitore dell'intelligenza delle piante, Stefano Mancuso ed altri scienziati, discutono i complessi modi con cui le piante comunicano, se sono coscienti e cosa significano le sue scoperte per le riflessioni che potrebbero fare i vegani.


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    Stefano Mancuso


    Nato Catanzaro, 9 maggio 1965 in Calabria nel 1965, Stefano Mancuso botanico e saggista, è un pioniere del movimento di neurobiologia vegetale, che cerca di capire come le piante percepiscono le loro situazioni e rispondono agli input ambientali. Esse, infatti, possiedono il cosiddetto “cervello radicale” altamente sviluppato e cosciente che funziona in modo molto simile al nostro per analizzare i dati in arrivo e generare risposte adeguate. Questo si trova all'apice della radice di ogni pelo radicale che funge da organo neuronale del sistema.

    Già il 12 ottobre 2010 in un TEDTalks, (TED è l'acronimo di "Technology, Entertainment and Design) - titolo del primo evento organizzato nel 1984 che si è poi trasformato nel 1990 in una conferenza annuale, con video influenti di relatori esperti su istruzione, affari, scienza, tecnologia e creatività, con sottotitoli in oltre 100 lingue gestite dall'organizzazione privata non-profit statunitense Sapling Foundation - hanno incluso un video: “The roots of plant intelligence” (Le radici dell'intelligenza vegetale).

    TEDTalks è un podcast quotidiano dei migliori discorsi e spettacoli della TED Conference, in cui i principali pensatori e attori del mondo tengono il discorso della loro vita in 18 minuti. Nel video Mancuso dichiara che le piante si comportano in modi stranamente intelligenti: combattono i predatori e massimizzano le opportunità di cibo. Ma possiamo pensare che abbiano effettivamente una forma di intelligenza propria? Mancuso ha presentato prove intriganti.

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    Michael Pollan, giornalista e saggista statunitense, sul New Yorker lo ha descritto come “il poeta-filosofo del movimento, determinato a far guadagnare alle piante il riconoscimento che meritano”. Mancuso insegna all'Università di Firenze, sua alma mater, dove dirige il Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale. Ha scritto cinque libri bestseller sulle piante. Al momento sono esattamente:

    La tribù degli alberi – La nazione delle piante – La pianta del mondo - Uomini che amano le piante - L'incredibile viaggio delle piante e Verde brillante (in collaborazione con la giornalista, scrittrice, autri...

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    Last Post by Filippo Foti il 30 May 2023
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  10. Alluvione in Emilia Romagna news
    Caratteri :5.693 - Parole :877 - Tempo di lettura : 3,99 minuti.

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    L'Emilia-Romagna, devastata dalle inondazioni. I residenti ricorderanno a lungo la notte del 16 maggio. Messo in discussione l'uso del suolo.


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    Dopo le prime notizie catastrofiche che hanno registrato oltre 36.600 persone che hanno dovuto lasciare la propria casa in seguito all’alluvione in Emilia Romagna, al momento, scendono a 23.081 le persone evacuate, mentre sono 2.663 che sono ospitate nelle strutture d’accoglienza come il centro messo a disposizione dalla Diocesi e Caritas, sotto nella foto, a Senigallia.

    Secondo un comunicato emesso oggi 23 maggio dall’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile della regione Emilia-Romagna, è prevista “allerta rossa mercoledì 24 maggio per criticità idraulica (piene dei fiumi), allerta arancione per frane e piene dei corsi minori e allerta gialla per temporali, più probabili dal pomeriggio”.

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    Il comunicato prosegue “Dal pomeriggio di mercoledì 24 maggio, sono previste condizioni favorevoli allo sviluppo di temporali anche forti, più probabili sulle zone di pianura, con possibili effetti e danni associati, che potrebbero generare modesti innalzamenti dei livelli idrometrici nei tratti montani dei corsi d'acqua, critici per le zone ancora interessate da dissesti idraulici causati dalle piene precedenti. Permarranno condizioni di criticità idraulica Rossa nella pianura bolognese, ravennate e forlivese, per la difficoltà di smaltimento delle acque esondate dai corsi d'acqua, che gravano sul reticolo secondario e di bonifica".

    E, mentre attivisti per il cambiamento climatico hanno sporcato di nero la Fontana di Trevi e quant’altro, per protestare contro il sostegno del governo ai combustibili fossili, che secondo loro sono "la causa" delle inondazioni, "mamma rai" lunedì scorso in “La Vita in Diretta” ha proposto ai telespettatori, un disabile di nome Simone Baldini a Forlì, spalare fango per consentire agli abitanti di rientrare in casa. L’atleta di 42 anni, della Triathlon Duathlon S.G. Rimini originario di Roma, da ventitré vive a San Marino, è uno dei tanti “angeli del fango”.

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    Simone Baldini.


    Una cosa è certa: l'Italia non fermerà la distruzione causata da tali alluvioni con auto elettri...

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    Last Post by Filippo Foti il 23 May 2023
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